Un mese fa le strade della nostra amata Desio venivano invase da un gruppo di simpatici personaggi, alcuni vestiti di marrone, altri di grigio, alcuni con una tunica da frate, altri con un velo da suora; iniziava al Missione Giovani “Incontri nella notte”.
La Missione ha coinvolto i giovani del nostro decanato con un calendario di 10 giornate ricche di appuntamenti, incontri, stimolazioni, tutti abitati dalla gioia della fede e da quella sana pazzia che hanno dimostrato di possedere i missionari. E’ stata un’iniziativa a lungo pensata, programmata, preparata e che ha visto lavorare a stretto contatto tutti i preti della pastorale giovanile con un gruppo di giovani che ha costituto una commissione apposita.
Passati i giorni degli eventi, ora è il tempo delle considerazioni: cosa ha lasciato questa Missione? E’ servita? Fiamma estemporanea o calore costante nascosto nella brace?
Iniziamo col dire una cosa: la Missione ha lasciato il segno, si un segno chiaro e profondo nel cuore di chi vi ha partecipato -preti o giovani, poco importa- chi ha accettato l’invito dei missionari di mettersi in ascolto della voce del Signore ha scoperto quanto fosse bello lasciare a questa Parola diritto di parola nella propria vita. Una Parola forse già ascoltata e conosciuta, ma pronunciata con una nuova energia che abitava i sorrisi dei missionari, con una sconcertante vitalità che traspariva dai gesti dei balli, con una gioia tangibile che si percepiva negli abbracci scambiati come se ci si conoscesse da una vita.
La Missione ha permesso di avere davanti agli occhi la prova che i giovani sono ancora in cerca del Signore, che sanno ancora pregare e lo sanno fare seriamente; come si potrebbe spiegare altrimenti una chiesa abitata fino alle 24.00 di un giovedì sera, chi nel silenzio avvolgente della preghiera personale, chi col viso segnato dalle lacrime frutto dell’azione disarmante della Misericordia. I giovani ci hanno stupito, ci hanno detto che è doveroso continuare a credere in loro nonostante le contraddizioni e le fragilità del tratto d’esistenza che stanno vivendo.
La Missione è stata anche divertimento, gioia, musica che pulsa nelle vene; un divertirsi diverso dal solito sabato sera, che non ha bisogno di stemperare nell’alcool le tensioni della settimana, che evita gli eccessi della trasgressione per gustare di ogni singolo istante di sana allegria.
La Missione ha mostrato la bellezza dell’amore di Cristo in tanti volti sconosciuti: quelli dei missionari, quelli di chi ha accantonato le cose da fare per lasciarsi travolgere da questa onda d’urto, quelli dei passanti che sorridevano di fronte a gesti e parole inusuali sul piazzale della basilica. Questi giorni sono stati occasione per sentire ancora più vicino il Signore, avvertirlo presente in tutti i luoghi che abitiamo normalmente e in quei nei quali non ti aspetti di trovarlo -nel pub il venerdì sera, nel parchetto un pomeriggio come tanti altri, nello studio di una webradio.
La cosa più importante che ci ha regalato questa Missione Giovani? Incontri, incontri che non sono facili da dimenticare, incontri che sanno interrogare e stimolare, incontri che ci potranno accompagnare nella preghiera e nell’amicizia. Per tutto questo e molto altro ancora GRAZIE, grazie di cuore a tutti i missionari, grazie ai preti della PG decanale, grazie ai responsabili della PG cittadina, grazie ai giovani, grazie agli ospiti. Se la Missione sarà servita ora dipende anche da te che stai leggendo queste semplici parole: avverti la bellezza dell’Amore del Signore per te? Credi che ci sia più di un modo per testimoniarlo? Bene, allora scegli il tuo e inizia a incontrare nella notte chi cerca Colui che lo ama!
don Pietro