Domenica 21 Dicembre 2014
IL NATALE de-centrato
di Giuseppe Grampa (dal numero di dicembre ’14 de “Il Segno”)
Ci è familiare il racconto della notte di Betlemme, il presepe che molte case ancora allestiscono ne è una raffi-gurazione piena di fascino.
Eppure è pagina “dura”, ci porta lontano dalle strade centrali delle nostre città e paesi, illuminate a festa. Il racconto di Natale ci porta fuori, in periferia, lontani dalle luminarie. È vero che l’evangelista Luca colloca l’evento di Betlemme entro le coordinate della storia del tempo e convoca addirittura l’Imperatore quasi testimone inconsa-pevole di quanto sta per narrare.
Grande è il rischio che il racconto del Natale di Gesù sia inteso come una suggestiva fiaba che incanta i bambini. No, il Natale è evento storico, non registrato nelle storie ufficiali, ma realmente accaduto. Il racconto di Luca non esordisce come tutte le favole («C’era una volta… »), ma con precisi riferimenti storici che permettono di situare quella nascita nella storia dell’umanità.
Una nascita che addirittura, nel nostro mondo occidentale, determina una svolta nel computo del tempo: stiamo concludendo l’anno 2014 dopo Cristo. Certo, dobbiamo definirlo evento “periferico” rispetto alle storie ufficiali (che proprio non se ne curano),ma non possiamo cancellarlo dalla storia, dalla nostra civiltà, dalla nostra cultura. Nel racconto di Luca c’è una seconda annotazione, a prima vista di poca importanza. Maria partorisce il suo primogenito e, avvoltolo in fasce, lo depone in una mangiatoia perché «non c’era posto per loro nell’albergo». Quello che viene indicato come «albergo» era un vasto cortile con portici coperti di rami e frasche: uomini e animali giacevano sotto quel povero riparo durante la notte. Perché non c’era posto per Maria e Giuseppe in quel luogo? Forse perché era completo e Giuseppe non aveva fatto le prenotazioni? O non era luogo adatto a una donna in procinto di partorire? Oppure l’annotazione di Luca vuol dire che questa nascita non è accolta, anzi è rifiutata.
L’evangelista Giovanni dice la stessa cosa con maggiore chiarezza e durezza: «Venne nella sua casa, ma i suoi non l’hanno accolto». Di nuovo questa nascita è messa ai margini, è de-centrata, lontana dal centro, spinta alla periferia. Questa nascita che ci incanta sarà in verità un segno di con-traddizione. Davanti a Lui, a questo inerme bimbo deposto sulla paglia della mangiatoia, si deve prendere posizione: per Lui o contro di Lui, per il suo Vangelo o contro. L’incanto della notte di Betlemme è già segnato dal rifiuto, dall’ostilità, fin quando lo butteranno fuori dalla città, di nuovo in periferia, per metterlo a morte. L’ultimo messaggio di questo testo è affidato agli angeli, misteriosi portatori della buona notizia ai pastori: «Pace agli uomini che Dio ama». Seguendo una traduzione errata, per tanto tempo abbiamo detto: «Pace agli uomini di buona volontà». Questa espressione è diventata consueta, ma tra le due traduzioni corre una differenza abissale. Il Natale di Gesù porta la pace di Dio, manifesta cioè la sua benevolenza a tutti gli uomini che sono oggetto dell’amore di Dio.
È un annuncio che non conosce barriere, che non è riservato a pochi eletti, ma che è invece spalancato per ogni uomo, anche per quanti mettiamo ai margini, alla periferia. L’annuncio del Natale è per tutti, senza esclusioni. E infine l’ultimo tratto caratteristico del Natale, il più importante e decisivo: una nascita, un bimbo avvolto in fasce. Perché Dio sceglie di manifestarsi a noi così? Ecco la risposta che nella notte di Natale del 2006 diede papa Benedetto XVI.
«Il segno di Dio è la semplicità.
Il segno di Dio è il bambino.
Il segno di Dio è che Egli
si fa piccolo per noi.
È questo il suo modo di regnare.
Egli non viene con potenza
e grandiosità esterne.
Egli viene come bambino,
inerme e bisognoso del nostro aiuto.
Non vuole sopraffarci con la forza.
Ci toglie la paura della sua grandezza.
Egli chiede il nostro amore:
perciò si fa bambino.
Nient’altro vuole da noi
se non il nostro amore…
Dio si è fatto piccolo,
affinché noi potessimo comprenderlo,
accoglierlo, amarlo».BENEDETTO XVI
APPUNTAMENTI IN VISTA
DOMENICA 21 DICEMBRE – DOMENICA DELL’INCARNAZIONE
Letture del giorno: Is 62,10-63,3b; Sal 71; Fil 4,4-9; Lc 1, 26-38°
- Ore 21,00: presso il teatro de “Il Centro”, in favore del “Progetto scuola Congo”, l’Associazione “Cuori in Coro” di Lesmo presenta: GOSPEL – CORI DI NATALE”.
Nei pomeriggi di lunedì 22, martedì 23 e mercoledì 24 dicembre i sacerdoti sono disponibili in Basilica per le S. Confessioni
LUNEDI’ 22 DICEMBRE
Ore 21,00: in Basilica e nella Chiesa di S. Giorgio, celebrazione comunitaria del Sacramento della Riconciliazione (CONFESSIONI) per gli adulti.
MARTEDI’ 23 DICEMBRE
Ore 21,00: presso la Chiesa di S. Giovanni Battista e di S. Pio X, celebrazione comunitaria del Sacramento della Riconciliazione (CONFESSIONI) per gli adulti.
GIOVEDI’ 25 DICEMBRE – NATALE DEL SIGNORE
Letture del giorno: (S. Messa di mezzanotte) Is 2,1-5; Sal 2; Gal 4,4-6; Gv 1,9-14
(S. Messe del giorno) Is 8,23b-9; Sal 95; Eb 1,1-8a; Lc 2,1-14
A MEZZANOTTE:
in Basilica, S. MESSA SOLENNE CONCELEBRATA
VENERDI’ 26 DICEMBRE – S. STEFANO PROTOMARTIRE
Orari delle S. Messe: in Basilica 8,30 – 10,00 – 18,30
al S. Crocefisso 11,00
DOMENICA 28 DICEMBRE – QUARTO GIORNO DELL’OTTAVA DI NATALE
Letture del giorno: Ger 31,15-18.20; Sal 123; Rm 8,14-21; Mt 2,13b-18
MERCOLEDI’ 31 DICEMBRE
Ore 18,30: in Basilica, S. MESSA VIGILARE VESPERTINA DI RINGRAZIAMENTO CON IL CANTO DEL “TE DEUM” e messaggio di Mons. Prevosto alla Città.
Ore 22,30: presso la chiesa di S. Francesco in via Roma, VEGLIA PER LA PACE
GIOVEDI’ 1 GENNAIO 2015 – CIRCONCISIONE DEL SIGNORE
Letture del giorno: Nm 6,22-27; Sal 66; Fil 2,5-11; Lc 2,18-21
LE S. MESSE SEGUONO L’ORARIO FESTIVO COMPLETO
GIORNATA MONDIALE DELLA PACE
AUGURI DI BUON ANNO NEL SIGNORE
DOMENICA 4 GENNAIO
DOMENICA DOPO L’OTTAVA DEL NATALE DEL SIGNORE
Letture del giorno: Sir 24,1-12; Sal 147; Rm 8,3b-9a; Lc 4,14-22
Ore 17,00: presso “Il Centro”, incontro del Gruppo U.N.I.T.A.L.S.I.
MARTEDI’ 6 GENNAIO – EPIFANIA DEL SIGNORE
Letture del giorno: Is 60, 1-6; Sal 71; Tt 2, 11-3, 2; Mt 2, 1-12
Ore 10,00: in Basilica, S. Messa,di presentazione dei Battezzandi alla Comunità.
Ore 15,30: in Basilica, BENEDIZIONE DEI BAMBINI.
VENERDI’ 9 GENNAIO
Ore 21,00: presso la Chiesa dei Ss. Pietro e Paolo a Desio, a cura della Comunità Pastorale, quinto incontro di “GERICO – 2” con la riflessione che questa sera la per tema: “I VIZI CAPITALI: L’IRA”.
DOMENICA 11 GENNAIO – BATTESIMO DEL SIGNORE
Letture del giorno: Is 55, 4-7; Sal 28; Ef 2,13-22; Mc 1,7-11
Ore 10,00: in Basilica, S. Messa con la celebrazione dei Battesimi
Ore 15.30: in Basilica, II Celebrazione dei Battesimi.
A V V I S I
In occasione dell’AVVENTO 2014 che è iniziato lo scorso 16 novembre 2014, la nostra Parrocchia ha fatto la proposta di destinare le offerte al progetto indicato dalla Caritas Ambrosiana per “Kenya – nutrire Kilifi”: per le offerte destinate a questa iniziativa, nel centro della Basilica, è stato posto un CONTENITORE CILINDRICO.
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Promosso dal settimanale “Il Cittadino”
IL CONCORSO “PRESEPI IN FAMIGLIA” GIUNGE ALLA XV EDIZIONE
Il concorso “Presepi in famiglia”, promosso dal settimanale “Il Cittadino”, giunge quest’anno alla quindicesima edizione. Alle iscrizioni, aperte fino al 15 dicembre 2014, erano ammesse le famiglie, i condomini, i negozi e le associazioni desiane. Sono iscritte d’ufficio al concorso le cinque parrocchie cittadine con le loro chiese.
Oltre ai premi per i presepi migliori, scelti dall’apposita commissione, ogni iscritto al concorso riceverà una copia della riproduzione di un quadro della Maternità, Madonna con Bambino, di Anna, una “Madonnara” che l’ha dipinto il 5 ottobre scorso in Piazza Conciliazione, nel corso della Festa della Madonna del Rosario – Festa di Desio.
Al termine della S. Messa della Notte di Natale, in Basilica, il prevosto, mons. Elio Burlon renderà noti i nomi dei vincitori. Il 6 gennaio, Festività dell’Epifania del Signore, alle 18, in sala mons. Luigi Castelli al Centro, lo stesso monsignor Elio Burlon premierà le migliori Natività. Prima della premiazione, è in programma la proiezione delle foto dei presepi vincenti, scattate dal fotografo de “Il Cittadino” Carlo Galizia.