Domenica 19 aprile tutta la comunità cristiana sarà chiamata ad eleggere il nuovo Consiglio Pastorale, l’attuale consiglio porta a termine il suo mandato dopo quattro anni di intenso lavoro.
Il nostro Card. Angelo Scola ha scritto una lettera appositamente in vista di questo momento ed è significativo che le prime parole siano “scoraggiamento” e “malumore”, come a testimoniare chiaramente la conoscenza delle difficoltà che le Comunità Pastorali incontrano nel loro annuncio del Vangelo, la conoscenza delle rimostranze che a volte si alzano da alcuni fedeli, forse colpiti da nostalgia e pessimismo. Dobbiamo tornare a credere che il compito di annunciare Gesù Cristo sia realmente affascinante e per il quale vale la pena dare il nostro contributo nella forma migliore in cui riusciamo, sicuri che “lo Spirito di Dio non abbandona mai la sua Chiesa”.
Il Card. Scola non si perde via in complessi discorsi filosofici ma invita ogni fedele a domandarsi «Io che cosa posso fare per contribuire all’edificazione di questa comunità?», siamo realmente capaci di porci questa domanda? Certo è più comodo rimanere tranquilli nella nostra routine quotidiana e continuare a criticare le cose che non funzionano, i risultai mediocri di alcune iniziative, coccolarsi con il tranquillo ricordo di “un tempo però…”. Ma questo stile può realmente cambiare le cose, può favorire la crescita della nostra Comunità Pastorale o piuttosto non fa che bloccarla in un gelido clima polare?
“Tu sei pietra viva di questa comunità, tu sei chiamato a santificarti per rendere più bella tutta la Chiesa” -continua il nostro Cardinale- ognuno in questo periodo di raccolta candidature deve chiedersi se crede ancora nella Bellezza e, nello specifico, nella Bellezza della Chiesa, che possiamo rendere più vera e luminosa solo attraverso la nostra collaborazione; si parla spesso di cittadinanza attiva, ma dobbiamo anche essere fedeli attivi, capaci di riconoscere i doni che il Signore ci ha fatto personalmente ed essere pronti a condividerli.
Non tutti siamo chiamati a far parte del Consiglio Pastorale ma certamente queste elezioni devono diventare un’importante occasione di riflessione e uno stimolo a rafforzare il nostro impegno all’interno della comunità cristiana; di fronte ad un Amore sconfinato come quello del Signore non si può sempre essere calcolatori e morigerati nella risposta: diciamo ad alta voce il nostro “Eccomi qui” e trasformiamo il nostro NI in SI!
don Pietro