Martedì 26 aprile il cine teatro La Campanella di Bovisio Masciago era pieno, nessun posto libero per l’incontro del nostro Arcivescovo Angelo Scola coi fedeli del decanato di Desio. Diverse persone provenienti dalla nostra città, da Bovisio Masciago, da Nova Milanese e da Muggiò si sono radunate per ascoltare le parole del proprio pastore in Visita Pastorale.
E’ stata una serata intensa nella quale il Cardinale si è lasciato guidare da quattro domande che spaziavano dal grande tema educativo alla capacità degli adulti di sentirsi comunità, dai nuovi media al fenomeno migratorio. Le parole edificanti che abbiamo ascoltato ci hanno permesso di ricordare la bellezza di essere comunità, anzi, comunità cristiana! Il nostro incontrarci è il modo nel quale si rende presente la Ss. Trinità in mezzo a noi; soltanto mostrando quanto sia arricchente l’incontro con Cristo riusciremo ad allontanare le parole pronunciate da Paolo VI “La cultura italiana ha già messo da parte Gesù Cristo”.
La decisione di incontrare i fedeli in una sera come tante all’interno della settimana lavorativa mostra il carattere feriale di questa Visita Pastorale, che desidera ridurre il fossato che allontana Cristo dall’uomo contemporaneo. Un uomo che deve riscoprire la vicinanza di Gesù negli affetti, nel lavoro e nel tempo del riposo, allora saremo capaci di mostrare come il Signore alimenta la nostra vita, riscopriremo il “per chi” del nostro costruire, ormai perso schiacciato dal “fare”. I Vangeli ci mostrano che Gesù partiva dal bisogno delle persone che incontrava sul suo cammino per dilatarlo in desiderio: nel desiderio di una pienezza di vita. Vivere la nostra fede ci permette di restare assetati di questa pienezza, senza accontentarci della mediocrità, del “si è sempre fatto così”, che non costruisce nulla ma fossilizza e raffredda la gioia del credere.
Come comunicare tutto questo? Sentendo Gesù come un TU, come una presenza reale che ci spinge a raccontare il nostro essere cristiani e il Suo accompagnarci quotidianamente. Se ci impegniamo ad avere lo stesso pensiero di Cristo, capiremo che la verità è la comunicazione adeguata alla realtà, è il contenuto dell’esperienza umana del cristianesimo, questo è ciò che dobbiamo far conoscere.
Prima di concludere l’assemblea abbiamo ascoltato parole rincuoranti anche sul drammatico fenomeno migratorio: ci è stato ricordato che questo è una provocazione positiva che ci obbliga a non dimenticare che Dio ha voluto ogni uomo libero. La storia, allora, è luogo di incontro e scontro della libertà e dobbiamo essere certi che sia Dio a guidarla. Come cristiani abbiamo il dovere di farci prossimi e fornire una prima accoglienza, senza sostituirci alle istituzioni.
Grazie è la parola che vorrei rivolgere al nostro Cardinale per ciò che ci ha donato la sera della sua visita.
Grazie perché ha ricordato a giovani e adulti l’essenziale di vivere un’esperienza di reale comunità, unico luogo in cui si realizza il “per sempre”.
Grazie perché ha riportato al centro del nostro vivere la bellezza dell’incontro col Signore, che dona senso e sostiene ogni nostro passo.
don Pietro
A questo indirizzo è possibile vedere l’intero video dell’incontro: https://youtu.be/hj-jj41Eh3c