Anno 14 – Numero 22 – Domenica 11 Settembre 2016
Comunità in Cammino
NOTIZIARIO QUINDICINALE DELLA PARROCCHIA S.S. SIRO E MATERNO IN DESIO
Un vero prete
L’assenza di un vero prete è, in una vita, una miseria senza nome.
Il più grande regalo che si possa fare, la più grande carità che si possa arrecare,
è un prete che sia un vero prete. Egli è l’approssimazione più grande che si possa attuare quaggiù della presenza visibile del Cristo. Nel Cristo c’è una vita umana e una vita veramente divina. La disgrazia è questa: molti preti sembrano come amputati sia dell’una che dell’altra.
Ci sono dei preti che sembra non abbiano mai avuto una vita d’uomo. Non sanno pesare le difficoltà di un laico, di un padre o di una madre di famiglia, con il loro vero peso umano. Non percepiscono veramente, realmente, dolorosamente, che cosa sia la vita di un uomo o di una donna. Quando dei laici cristiani incontrano finalmente un prete che li capisce, che entra con il suo cuore d’uomo nella loro vita e nelle loro difficoltà, non ne perdono più il ricordo. A una condizione: che, se egli immerge la sua vita nella nostra, lo faccia senza vivere in tutto e per tutto come noi. Per molto tempo i preti hanno trattato i laici da minorenni; oggi, alcuni preti, passando all’estremo opposto, divengono dei compagni. Vorremmo invece che restassero padri. Quando un padre di famiglia ha visto crescere suo figlio, non lo tratta più come un bambino, ma ormai come uomo, pur considerandolo sempre suo figlio: un figlio uomo!
Abbiamo ugualmente bisogno che il prete viva di una vita divina. Il prete, pur rimanendo in mezzo a noi, deve rimanere al di fuori. I segni che attendiamo di questa presenza divina? La preghiera: ci sono dei preti che non si vedono mai pregare (quello che si chiama pregare!). La gioia: quanti preti sono affaccendati o angosciati! La forza: il prete deve essere colui che tiene; sensibile, vibrante, mai però demolito. La libertà: vogliamo il prete libero da ogni formula, liberato da ogni pregiudizio. Il disinteresse: talvolta ci sentiamo utilizzati da lui; egli dovrebbe, al contrario, aiutarci a portare a compimento la nostra missione.
La discrezione: deve essere colui che tace (si perde la fiducia in chi ci fa troppe confidenze). La verità: sia colui che dice la verità.
La povertà: essenziale; qualcuno che è libero di fronte al denaro, colui che è soggetto come a “una legge di gravità”, che lo trascina istintivamente verso i più piccoli, verso i più poveri. Il senso della Chiesa, infine; non parli mai con leggerezza della Chiesa, come se fosse uno che viene da fuori: un figlio è subito giudicato, se si permette di giudicare sua madre.
Ma spesso una terza vita invade le prime due e le sommerge. Il prete diventa l’uomo della “vita ecclesiastica”, dell’ambiente clericale”: il suo vocabolario, il suo modo di
vivere, la sua maniera di chiamare le cose, il suo gusto dei piccoli interessi e delle piccole contese di influenza, tutto questo gli mette una maschera, che ci nasconde dolorosamente il prete, questo prete che, senza dubbio, rimane dietro di essa. L’assenza di un vero prete è, in una vita, una miseria senza nome, la sola miseria.
Madeleine Delbrel
Mons. Elio Burlon
APPUNTAMENTI IN VISTA
DOMENICA 11 SETTEMBRE – SECONDA DOMENICA DOPO IL MARTIRIODI SAN GIOVANNI IL PRECURSORE
Letture del giorno: Is 5,1-7; Sal 79; Gal 2,15-20; Mt 21,28-32
COLLETTA PER IL TERREMOTO NEL CENTRO ITALIA
Ore 21,00: in Oratorio, arrivo della 37a Fiaccolina votiva di apertura dell’anno oratoriano, proveniente dal Santuario N.S. del Boschetto di Camogli (Ge) di Km. 251,70.
VENERDI’ 16 SETTEMBRE
Ore 21,00: in Basilica, Lectio Divina “IN ASCOLTO DELLA PAROLA” guidata da Mons. Elio Burlon. (Il manifesto per il saluto di Mons. Burlon è pubblicato in questo numero del notiziario).
DOMENICA 18 SETTEMBRE – TERZA DOMENICA DOPO IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI IL PRECURSORE
Letture del giorno: Is 43,24c-44,3; Sal 32; Eb 11,39-12,4; Gv 5,25-36
GIORNATA DIOCESANA PER IL SEMINARIO
Ore 10,30:in Basilica, CONCELEBRAZIONE SOLENNE della S. MESSApresieduta da Mons. Elio Burlon
(ATTENZIONE!!!!Questa S. Messa sostituisce quelle delle ore 10,00 e delle ore 11,30 in Basilica e quella delle ore 11,00 nella Chiesa del S. Crocefisso).
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