Domenica detta “del cieco nato”

Il tema che lega le letture di questa domenica è la luce.

La luce è il dono della vista e della fede che Gesù fa al cieco dalla nascita (Vangelo). Ora di fronte alla luce, che è Gesù, c’è chi apre gli occhi, e c’è chi fa finta di non vedere, come i farisei che rifiutano Gesù perchè rivela un Dio troppo diverso dai loro schemi. Anche oggi si ripete questa situazione: c’è chi rifiuta a priori il mistero di Dio o che questo possa rivelarsi; non accettiamo un Dio che non interviene per distruggere i cattivi; in particolare, poi, rifiutiamo che il Signore possa servirsi di persone umili, semplici, per richiamarci al senso vero delle cose e della vita.

C’è chi non vuole fare una scelta definitiva per non sentirsi coinvolto e compromesso: è l’atteggiamento di quando diciamo, “credo, ma ho una mia morale”, quando confondiamo il rispetto degli altri, con la paura a manifestare le nostre idee.

Ma c’è chi accoglie questa luce e crede. È l’atteggiamento del cieco, una persona alla ricerca di uno che lo salvi. È disposto a tutto pur di riavere la vista, ed è premiato con la guarigione e il dono della fede. Una fede che matura a mano a mano, dichiara il cieco: quell’uomo è un profeta, viene da Dio.

Chiediamoci a chi assomigliamo: ai farisei che non si lasciano mai mettere in discussione? O al cieco, che è disponibile a scoprire quanto il Signore fa per lui ed è coraggioso nel testimoniare la sua fede a tutti?

don Alberto