Vivere i riti della Pasqua in Israele, ripercorrendo i luoghi in cui si svolse la Passione di Cristo, è un’esperienza da fare almeno una volta nella vita, indipendentemente dal proprio credo religioso. Attraverso questo breve racconto vogliamo farvi riscoprire come i pellegrini che arrivano a Gerusalemme vivono questi luoghi e i riti cristiani.
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Le celebrazioni iniziano la Domenica delle Palme, con la solenne cerimonia mattutina della benedizione delle Palme nella basilica del Santo Sepolcro, seguita poi dalla processione di fedeli che dal santuario di Betfage discende il Monte degli Ulivi, cantando inni e agitando fronde di palma in memoria dell’ingresso trionfale di Gesù a Gerusalemme.
Un momento gioioso e di grande devozione, che secondo la tradizione del Vangelo precede l’arresto di Cristo. Al corteo, guidato dal Patriarca di Gerusalemme insieme al Custode di Terra Santa, partecipano di solito anche le varie comunità religiose presenti in Terra Santa, tra cui cristiani copti dell’Egitto e protestanti delle varie Chiese presenti a Gerusalemme.
I riti della Passione riprendono il Giovedì Santo con la commemorazione dell’Ultima Cena e la cerimonia della lavanda dei piedi celebrata dal Patriarca latino al Santo Sepolcro, in ricordo delle ore precedenti l’arresto di Gesù nel Getsemani, il luogo del tradimento di Giuda. Qui si trova la basilica dell’Agonia che custodisce la nuda pietra su cui si consumò la notte di passione di Gesù, dove in serata si radunano i fedeli per la meditazione dell’Ora Santa.
Il Venerdì Santo, lungo la via Dolorosa all’interno della città vecchia, si svolge la solenne Via Crucis guidata dal Patriarca latino e dal Custode di Terra Santa, che ripercorre i luoghi della passione di Cristo, dalla condanna alla morte sul Golgota, secondo una devozione che si fa risalire a San Francesco e al suo viaggio in Medio Oriente, in seguito al quale il Santo di Assisi fondò l’Ordine dei Frati Minori, che ha proprio la missione di Custodia di Terra Santa.
La Via Crucis parte dal cortile della scuola musulmana el-’Omariyya, davanti al convento francescano, dove si trova la I stazione, e dopo aver attraversato il cuore della città vecchia, giunge alla Basilica del Santo Sepolcro, all’interno della quale si officiano le ultime cinque stazioni.
La X e l’XI stazione, cioè le soste della svestizione e della crocifissione, si compiono nella cappella della Crocifissione, proprietà dei Latini, mentre la XII stazione, che rievoca la morte in croce, si trova nella Cappella del Calvario, che appartiene invece ai Greci Ortodossi.
La proprietà del Santo Sepolcro è infatti suddivisa tra ben sei confessioni cristiane: oltre ai Latini e ai Greci, ci sono anche Armeni, Copti, Siriani ed Etiopi. Una divisione secondo lo Status Quo stabilito nel XIX secolo, cioè l’insieme di tradizioni storiche, leggi e regolamenti, che stabiliscono i rapporti e le attività all’interno delle Basiliche che sono di proprietà comune a più confessioni cristiane.
Dopo la Via Crucis si svolge il funerale di Cristo, che rievoca la deposizione del corpo di Gesù nel sepolcro: si tratta di un evento unico della chiesa di Gerusalemme, cui fa seguito, il sabato, la grande veglia di Pasqua.
La domenica, infine, esplode la festa della Risurrezione, e si arriva al mattino presto nella Basilica del Santo Sepolcro per assistere alla messa solenne di Pasqua celebrata dal Patriarca latino e alla processione solenne attorno alla tomba di Gesù.
Santo Sepolcro Questa chiesa nel quartiere cristiano della Città Vecchia è costruita nell’area dove Gesù fu crocifisso, sepolto e risorto. È uno dei luoghi più venerati della cristianità, e una delle principali mete di pellegrinaggio. Il sito è stato identificato come il Golgota (o Calvario), la collina citata nel Nuovo Testamento come luogo della crocifissione. Il complesso della Chiesa conserva cinque delle 14 stazioni della Via Crucis, gli ultimi posti dove Gesù ha camminato, e al suo interno si trovano cappelle e sale con vari oggetti a Lui associati, tra cui la Pietra dell’Unzione, dove il suo corpo è stato purificato dopo la deposizione e prima della sepoltura. CENACOLO Secondo la tradizione, questo è il luogo dove Gesù e i suoi discepoli condivisero l’“Ultima Cena”. Difatti la parola Cenacolo, deriva dal latino Coenaculum e cioè luogo in cui si cena. Documenti attestano che nella seconda metà del IV secolo la chiesa fu restaurata dal vescovo di Gerusalemme, Giovanni II (386-417). Da allora fu chiamata la “Santa Sion”. Il Cenacolo fu restaurato dai crociati dopo che fu distrutto nel 614 da parte dei Persiani. Fu conservato dai cristiani che continuarono a celebrarvi la Messa, mentre la basilica andò poco per volta in rovina. Attualmente la struttura è composta da due piani: il primo dove si trova la tomba di Davide e il secondo dove è presente la sala chiamata “Cenacolo” (nella foto). © Agenzia stampa Infopal Getsemani Questo è il luogo dove Gesù ha pregato la notte prima di essere consegnato ai romani e poi crocifisso. Sulle pendici del Monte degli Ulivi, il giardino ospita la Chiesa di tutte le Nazioni, e accanto ad essa si trova la Tomba della Vergine Maria, il luogo di sepoltura della Madre di Gesù. La Via Crucis La Via Crucis è il cammino che Gesù ha percorso, dopo la condanna, verso il luogo della crocifissione. La Via Crucis inizia nel quartiere musulmano della città vecchia di Gerusalemme, e termina presso la Chiesa del Santo Sepolcro. Lungo il percorso si trovano le 14 stazioni della Via Crucis, ognuna di esse commemora un evento significativo della Passione di Cristo, cinque di queste stazioni presso il complesso della Chiesa del Santo Sepolcro. Chiesa di tutte le nazioni
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