Emergenza invadente

Invadente è il virus Covid-19: in settimana ha colpito anche tra i preti di Desio; sono deceduti alcuni parrocchiani non proprio anziani; agli amici uccisi dal virus aggiungo il parroco di Agrate, don Mauro Radice, e il vescovo missionario del PIME in Guinea Bissau, mons. Pedro Zilli.

Invade il fisico, ma anche la mente: per molti è un pensiero fisso, sia che si tratti di essere prudenti per sfuggirgli, sia quando per apparente noncuranza non si rispettano le precauzioni.

Invade le cronache: i titoli di giornali e telegiornali, il tempo dedicatogli nelle cronache quotidiane, le polemiche politiche, il susseguirsi di pareri, promesse, provvedimenti, stremano anche il più paziente degli ascoltatori o lettori.

In una recente intervista al Corriere della Sera il nostro Arcivescovo ha però ribadito che la vera emergenza è un’emergenza spirituale: «Se il virus occupa tutti i discorsi non si riesce a parlare d’altro. Quando diremo le parole belle, buone, che svelano il senso delle cose? Se il tempo è tutto dedicato alle cautele, a inseguire le informazioni, quando troveremo il tempo per pensare, per pregare, per coltivare gli affetti e per praticare la carità? Se l’animo è occupato dalla paura e agitato, dove troverà dimora la speranza?».

Ecco: il virus ha invaso anche queste righe. Ma lo ha fatto per invitarci non a ignorarlo, ma a dargli posto allargando lo sguardo a una storia più ampia, a relazioni più vere, dove si può anche parlare d’altro, senza parlare a vanvera.

don Gianni