II di Pasqua detta “della Misericordia”

Giovanni, ci ricorda lo scopo dei Vangeli: “molti segni che Gesù ha fatto non sono stati scritti; quanto è scritto è perchè crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perchè, credendo, abbiate la vita nel suo nome”.

Il Vangelo è la testimonianza viva di un credente che vuole comunicarci la gioia della bella notizia: è Gesù che dà la vita.

Come per i primi discepoli, per i quali è importante ritrovarsi il giorno della Risurrezione, il 1° dopo il sabato, anche noi cristiani ci troviano insieme la domenica, nella S. Messa, con Gesù risorto, per ascoltare la sua parola, per nutrirci di Lui e così avere la forza di testimoniarlo. La S. Messa è il centro di questa giornata che deve essere di gioia e di fraternità.

Un altro aspetto che risalta dal Vangelo di oggi è che gli Apostoli senza Gesù hanno paura, si sentono minacciati, mentre, quando lo riconoscono, sono contenti. Anche noi, non ci dobbiamo scoraggiare mai perchè iI Signore è risorto, è con noi e ci sostiene.

Il terzo insegnamento è che Gesù continua la sua opera di salvezza attraverso gli uomini. Gesù dà il potere di rimettere i peccati: dona il suo Spirito agli Apostoli perchè possano continuare a dare il suo perdono come oggi il Sacerdote confessa perchè Gesù gli ha comunicato il suo Spirito.
Gesù sapeva che non era facile tutto questo e proclama: “beati quelli che, senza aver visto, crederanno”: tra questi ci siamo anche noi.
don Alberto