Cappella della Madonna dei boschi

La “Cappella dei Boschi” (1630) è legata, purtroppo, a uno dei tanti periodi tristi della nostra città. Nei secoli medioevali siccità, pestilenze e a volte carestie, venivano accettate come un castigo divino. Preghiere, processioni, implorazioni di pietà era tutto ciò a cui le nostre genti s’aggrappavano: la clemenza Divina. Solo dopo il XV sec., con l’aprirsi a nuove conoscenze in campo scientifico, si iniziò a non accettare passivamente tali principi. Si cominciò a capire che non era la volontà Divina, ma il contagio da una persona all’altra la principale causa del dilagare di pestilenze. Si abbandonò così ogni pietà e chi veniva considerato appestato, veniva allontanato dal borgo. Si formò allora una specie di lazzaretto in aperta campagna, nelle vicinanze del “foppone Valera”. Qui lasciarono i loro miseri resti centinaia di desiani e in ricordo di ciò venne edificata questa Cappelletta. Ancora sino al secolo scorso vi si tenevano funzioni religiose. La struttura esterna ed i dipinti interni furono ripristinati a metà dell’Ottocento.

Molte persone in questi giorni mi chiedono se si potranno ancora celebrare le Sante Messe nelle Cappellette Madonna dei Boschi e Santa Liberata (XVIII secolo-1920).

La mia risposta è che non è ancora possibile, poiché mancano le garanzie per la sanificazione e il distanziamento come nelle chiese parrocchiali.

Nel 1963 queste due cappellette sono entrate a far parte del territorio della neonata Parrocchia S. Pio X. Ma in realtà sono di tutta la Città di Desio.

Quando sono diventato Vicario di San Pio molte persone mi hanno raccomandato di conservare la tradizione e valorizzare la preghiera in questi due luoghi cari alla pietà popolare dei Desiani.

Sono sempre meravigliato per i molti fedeli che passano per una preghiera e per accendere una candela lasciando anche un’offerta. Le persone non vanno più in chiesa ma qui trovano una consolazione e non mancano di affidare i sofferenti nell’anima e nel corpo recitando una Ave Maria.

Speriamo di riuscire presto a celebrare le sante Messe alla Madonna dei boschi ogni sabato alle ore 17.30 (mesi di maggio, giugno, luglio, agosto) e nei mercoledì di maggio a Santa Liberata.

Ma ora ci si può recare singolarmente per una “gita fuori porta” e per recitare le due preghiere che molti conoscono.

Alla Madonna dei boschi si recita la preghiera di San Bernardo:

Ricordati, o piissima Vergine Maria, che non si è mai udito che alcuno sia ricorso alla tua protezione, abbia implorato il tuo aiuto, abbia chiesto il tuo soccorso, e sia stato abbandonato.
Animato da tale fiducia, a te ricorro, o Madre Vergine delle vergini; a te vengo, dinanzi a te mi prostro, peccatore pentito.
Non volere, o Madre del Verbo,
disprezzare le mie preghiere, ma
ascoltami benevola ed esaudiscimi. AMEN
Alla Madonna di Santa Liberata si recita questa preghiera:
Ave, piena di Grazia, preservata
dall’Eterno Immacolata.
Dal peccato originale Liberata.
Ave, benedetta che hai creduto,
Ave Madre del Signore, per la Passione del Figlio Addolorata, dal Figlio risorto
Consolata: da ogni amarezza Liberata.
Ave, Assunta come il Figlio: dal sepolcro Liberata.
Ave, Madre della Chiesa: libera tutti da pene e dolori e prega per noi peccatori.
Ave, Santa che aiuti: dalla carità fredda salvaci, dalla disperazione preservaci, dalla fede spenta liberaci. AMEN

Don Paolo Ferrario