Nelle parrocchie di Desio oggi si pubblica (su un foglio a parte rispetto a questo Notiziario) un sintetico resoconto finanziario dell’anno 2020 – l’anno più duro della pandemia – e l’appello dei Consigli Economici Parrocchiali per la partecipazione dei fedeli anche sotto il profilo economico.
Talvolta sorgono critiche nei confronti dei parroci che, secondo alcuni, «chiedono sempre soldi» e, secondo altri, «dovrebbero chiedere di più».
In ogni caso è vero che le nostre parrocchie svolgono attività per le quali si devono affrontare delle spese; d’altra parte espressioni del tipo «paghi il Vaticano» o «paghi la CEI» rivelano una visione di Chiesa profondamente errata, oltre che praticamente insostenibile.
Il catechismo inserisce tra i precetti anche quello di “sovvenire alle necessità della Chiesa”, le quali non riguardano solo le spese del riscaldamento, il contributo ai sacerdoti («Ah! Mangia anche lei?» mi apostrofa la gente quando mi incontra al supermercato) o la manutenzione degli stabili ecc., ma anche il sostegno agli interventi caritativi per i poveri, le missioni, il seminario.
Va detto che il contributo di tanti fedeli, e non solo, è costante, generoso e talvolta sorprendente. Non solo i preti, le religiose e i laici impiegati nelle parrocchie, ma l’intera vita comunitaria si appoggia sostanzialmente sulla carità del popolo di Dio. Per questo a nome di tutti esprimo il più vivo ringraziamento, per una condivisione che non è solo mettere mano al portafoglio, ma anche al cuore.
don Gianni
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