Di per sé la festa del Battesimo di Gesù ricorreva la scorsa domenica, e giustamente il nostro notiziario ha dedicato al tema un’intera pagina.
Il Battesimo viene richiesto da famiglie che desiderano dare fin dai primi mesi di vita ai loro piccoli figli il dono della relazione con Dio. Non mancano persone non battezzate che compiono da adulti un percorso di fede e lo coronano con il Battesimo. Alcuni genitori chiedono un tempo di riflessione e un confronto approfondito per comprendere meglio il senso di questa scelta.
Nel corso della celebrazione ai neobattezzati si consegnano una veste bianca e una luce accesa: il bianco, più che simbolo di purezza, è il colore della luce, cioè del Cristo Risorto e, quindi, della vita rinnovata di Lui di cui si inizia a far parte.
Ecco perché potremmo definire il battesimo un white pass, un lasciapassare bianco. Lasciapassare per cosa? Forse per il Paradiso? Anche! Ma prima occorre provvedere alla crescita della propria fede e a una presenza assidua nella comunità, specialmente con la partecipazione alla Messa, secondo la parola di Gesù: «Fate questo in memoria di me». Un white pass da utilizzare frequentemente, non da lasciare dimenticato in fondo a un cassetto.
Infine, stando ai racconti evangelici, Gesù rimase in fila per farsi battezzare da Giovanni Battista, senza chiedere privilegi o eccezioni: esempio per chi nella vita religiosa o in quella civile vorrebbe trovare motivi per “saltare la fila”.
don Gianni