XXX Giornata mondiale del malato

IL MESSAGGIO: “SIATE MISERICORDIOSI COME IL PADRE VOSTRO È MISERICORDIOSO”

Verrà celebrata venerdì 11 febbraio, in occasione della festa della Madonna di Lourdes

Come ormai da tradizione, il giorno che celebra la festa della Madonna di Lourdes è anche la Giornata Mondiale del Malato, istituita 30 anni fa da Papa San Giovanni Paolo II.

Quest’anno riecheggia il motto dell’evangelista Luca: “Siate misericordiosi come il Padre vostro è misericordioso”, e con l’invito a “porsi accanto a chi soffre in un cammino di carità”. Richiamando lo spirito e il senso di questa giornata, è giusto comprendere che occuparci di una persona malata significa davvero prenderci cura, vivere nell’atteggiamento di ascolto,
di riflessione e di impegno fattivo di fronte al mistero della malattia. Prenderci cura dell’altro significa capire che lo possiamo fare solo quando capiamo che prima un Altro si è preso cura di noi. Sempre. Capiamo di essere nella misericordia e nell’Amore di Dio, quando sappiamo scoprire che il
volto di Dio si manifesta nel volto del fratello che soffre.

Prenderci cura dell’altro non è un esercizio episodico, una parentesi di pietismo nel nostro quotidiano, ma è un atteggiamento di vicinanza e coinvolgimento in una relazione con una persona in tutta la sua pienezza e grandezza, nonostante la sua malattia o la sua fragilità. Porsi accanto in un cammino di carità vuol dire fare nostra la “loro” presenza, il “loro” vissuto, con la consapevolezza che gli altri non sono “malati”, diversi da noi, ma persone come noi, sia pure con qualche fragilità. Non più soggetti alla periferia dei nostri cuori, a cui dedicare sporadica attenzione, ma persone uguali a noi (e noi uguali a loro).

Guido Feltrin

Preghiera per la XXX Giornata Mondiale del Malato

Padre misericordioso, fonte della vita, custode della dignità di ogni persona, ricolmaci della tua misericordia e fa’ che, camminando insieme, possiamo testimoniare la tua predilezione per chi è rifiutato, sofferente e solo. Sostieni sempre medici, infermieri, sanitari e tutti i curanti. Signore Gesù, umiliato e crocifisso, custode dell’umana sofferenza, insegnaci a servire e amare ogni fratello e sorella.

Tu che hai sperimentato il dolore e l’abbandono, accompagna tutti i malati e sofferenti nel corpo e nello spirito e insegnaci a scoprire il tuo volto in ognuno di loro.

Spirito Santo, nostro paraclito, custode dell’umanità bisognosa di cura e di amore, soccorri la nostra debolezza e vulnerabilità, accogli le nostre quotidiane fatiche e sofferenze, donaci la speranza dell’incontro beato per l’eternità.

Maria, testimone del dolore presso la croce, prega per noi.