Il Pensiero della settimana

Penultima dopo l’Epifania

Le ultime due domeniche del tempo dopo l’Epifania sono caratterizzate con argomenti che da una parte sono una sintesi della “manifestazione” di Gesù, e dall’altra, preparano alla celebrazione della Quaresima.

Le tre letture hanno come tema sia la consapevolezza del proprio peccato che la misericordia del Signore.

Il brano di Vangelo, con la chiamata di Matteo, segue immediatamente il racconto della guarigione del paralitico calato dal tetto. Gesù chiama a far parte dei suoi discepoli un pubblicano e addirittura invita i peccatori al banchetto della salvezza.

Levi è uno di quei personaggi che venivano considerati avidi di denaro, sfruttatori, rinnegati dal punto di vista religioso e politico, perchè a servizio dei Romani e, quindi, peccatori e rifiutati da Dio.

Il banchetto che viene fatto “in casa sua” è simbolo di amicizia, di libertà,di gioia e richiama il banchetto messianico.

Proviamo ad immaginare che il Papa, visitando una città metta come appuntamento più importante quello con persone odiose, uomini corrotti, o donne chiacchierate.

Con il suo atteggiamento Gesù non solo rivela la sua missione, ma anche il volto di Dio che tralascia la sua ira verso i peccati per volgersi al perdono.
Questi brani biblici aprono la Chiesa alla prospettiva del tempo quaresimale; tempo in cui la “divina clemenza”, invitando a conversione e perdonando, convoca tutti al festoso banchetto dell’Agnello pasquale.

don Alberto