Prima settimana di quaresima

Scoprire i segreti del cuore nel deserto

All’inizio di questo tempo quaresimale tra le prime cose che scopriamo è la continuità che è garantita dalla scelta esemplare del Dio – con noi.

Non c’è distanza tra il bambino della mangiatoia e il Crocifisso del Calvario.

Il Cristiano crede in un Dio che serve.

In questo percorso liturgico scandito dalle sei settimane il tema centrale è la conversione, conseguenza dell’incarnazione e del messaggio di Dio annunciato agli uomini; una conversione che comincia proprio con l’esperienza di Gesù tentato nel deserto.

Le tentazioni di Gesù sono, diceva don Tonino Bello «l’invito a fare i conti con il male dell’uomo, che non è astratto, anzi!

È un male psicologico, sociale, politico, concretissimo, che ci obbliga alla quotidiana vigilanza».

In questo percorso quaresimale siamo condotti, dunque, a un profondo esame di coscienza su noi stessi e sul credente cristiano che vogliamo essere, scopriamo nella persona di Gesù la nostra fede. Il cammino quaresimale inizia dalla testa.

Con l’imposizione delle ceneri sul capo, il tempo quaresimale vuole essere la riduzione in scala, che inizia con il pentimento per poi giungere alla Risurrezione. Pentimento e Risurrezione, binari obbligatori su cui il credente cristiano deve viaggiare per farne ritorno a casa. Pentimento e Risurrezione una duplice verità per l’uomo che si scopre un convertito completo.

Preghiamo

Signore,
che non sei venuto a condannare
ma a perdonare,
abbi pietà di me.

Cristo,
che fai festa per ogni peccatore pentito,
abbi pietà di me.

Signore,
che perdoni molto a chi molto ama,
abbi pietà di me.

Impegno settimanale

Il digiuno che io voglio: dividere il pane con l’affamato