La Pasqua, come dice il Salmo responsoriale, è “il giorno che ha fatto il Signore“, è la festa per eccellenza, così importante che i cristiani hanno sentito il bisogno di celebrarla ogni otto giorni, nella domenica. È giorno di luce e di gioia che, mentre celebra il trionfo di Cristo, ci aiuta a riscoprire chi siamo noi, perché possiamo dire che il cristiano è uno che crede e vive la Pasqua, testimoniandola ogni giorno.
Nella seconda lettura, Paolo ci riporta al nucleo della fede cristiana e cioè che Cristo è morto, sepolto, e che è risorto il terzo giorno.
È il mistero centrale della nostra fede, quello che ci distingue da ogni altra religione; è il fondamento della nostra preghiera, della Liturgia, dei Sacramenti che sono “incontro con Cristo risorto” nella Chiesa; è il senso della morale cristiana che è lasciarsi guidare dallo Spirito di Cristo risorto.
Il cristiano testimonia la sua fede nella Pasqua quando vive come Gesù: quando sa dire il suo sì alla volontà del Padre; quando vede l’autorità come un servizio; è libero, davanti a tutto e a tutti, se è in gioco il Regno di Dio; quando sa perdonare chi lo emargina, lo rinnega, lo tradisce e lo mette in croce.
Il cristiano è un ottimista ad oltranza in un mondo sempre più sfiduciato, pessimista, chiuso in sé nella ricerca di piccole gioie; è uno che vince la guerra con l’amore e il perdono, perché non si sente mai solo!
Buona Pasqua.
don Alberto