Domenica di Pentecoste
Carissimi, l’anno liturgico è un lungo cammino in cui riviviamo il mistero della salvezza. In questo cammino la Pentecoste è certamente una tappa fondamentale.
Nella Pentecoste la presenza di Dio diventa realtà per ciascuno di noi: lo Spirito rende presente Gesù in noi, facendoci figli adottivi del Padre celeste. Lo Spirito Santo rende presente oggi Gesù risorto nella Chiesa, altrimenti essa stessa sarebbe un organismo destinato a perire per il peccato delle sue
membra. Lo Spirito Santo è una fiamma che richiama la luce. Abbiamo bisogno tutti di questa luce, cioè il dono del discernimento, la luce dello Spirito per la nostra vita personale e per le grandi scelte che la nostra società è chiamata a compiere. Un secondo dono da chiedere è la forza, rappresentata dal “vento gagliardo “: non basta sapere, capire, ma bisogna attuare il disegno di Dio.
Gli Apostoli hanno dovuto affrontare un mondo a loro ostile o indifferente. Anche oggi i cristiani vivono un momento storico delicato perché si avviano ad essere minoranza nel mondo.
Ma proprio la Pentecoste ci ricorda che la forza del Cristianesimo non sta nel numero ma nella presenza
dello Spirito e nel lasciarsi trasformare da Lui.
Il terzo dono da chiedere e sicuramente quello dell’unità, richiamato dal dono delle lingue concesso agli Apostoli. Gesù ha voluto l’unità come segno distintivo della sua Chiesa. Chiediamo allora al Padre di donarci lo Spirito Santo che ci renda come Gesù ci vuole, mediante il dono della sua luce, forza e pace.
Buona Pentecoste!
don Alberto