Pio XI, il Leone di Desio: il Cardinale Pietro Parolin è stato a Desio sabato 28 maggio
in occasione del centenario della nomina di Achille Ratti a successore di Pietro.
Cento anni sono passati dalla nascita del “Leone di Desio”, diventato papa Pio XI, ma nato Ambrogio Damiano Achille Ratti. È nato proprio a Desio il 31 maggio 1857 e si è spento il 10 febbraio 1939. Il 27 e 28 maggio si sono celebrate le ricorrenze che si sarebbero dovute tenere a febbraio, nel periodo dell’elezione.
Sua Eminenza il Cardinale Pietro Parolin, ha presieduto le celebrazioni in città della giornata di sabato, dall’apertura degli studi del convegno, all’intitolazione dell’Ospedale di Desio, alla benedizione della Cupola. Hanno organizzato i vari momenti la «Fondazione Casa natale Pio XI», con il «Centro internazionale di studi e comunicazione Pio XI – Cisd Pio XI» e gli «Amici della Casa natale Pio XI», insieme alla parrocchia Ss. Siro e Materno.
Durante il convegno il C. Parolin ha salutato la comunità a nome di papa Francesco e ha ringraziato quanti si impegnano per la diplomazia della Chiesa. “Una cosa che mi ha colpito molto nella figura di papa Pio XI è il silenzio, perché in tutti i momenti della vita della Chiesa, con più o meno intensità, ci siamo trovati di fronte a momenti difficili e Pio XI ha scelto una linea di verità e di chiarezza nei confronti dei totalitarismi, dicendo il suo fermo no”. Ha inoltre tratteggiato una serie di parallelismi che hanno collegato la figura di papa Pio XI a quella di papa Francesco oggi e al suo grido inascoltato per trovare un accordo per la pace in Ucraina (ma anche per tutti i conflitti nel mondo).
“Un papa del coraggio e della verità. Nel ministero di sofferenza fisica che ora sta vivendo oggi papa Francesco rivedo un episodio del settembre 1938 alla conferenza di monaco, quando Papa Pio XI chiedeva la pace. Il mondo tutt’oggi ha bisogno urgente di pace e giustizia, di rispetto della vita e dignità della persona. Il papa allora come oggi non fu ascoltato” ha aggiunto S.E. Parolin. “Di fronte allo scenario dei tanti conflitti nel mondo le parole di Pio XI ci esortano nella diplomazia, la costruzione di una società basata sull’amore, giustizia e bene, ripudiando le armi. La testimonianza di Pio XI ci aiuti ad irradiare nel mondo l’amore di Dio che salva e che porta pace”. Anche il prevosto, don Gianni Cesena, ha ricordato, durante la Messa del sabato sera come: “La memoria dell’azione di Pio XI e del suo operato ci aiutino a vivere con la stessa passione e profondità di visione per le virtù di fede, speranza e carità”.
La cupola è stata benedetta e sono state donate al Cardinale Parolin le scandole affrescate dagli artisti del Gruppo Artistico Desiano. Alla fine della giornata, sempre in Basilica, ha assistito ad un concerto.
Eleonora Murero
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