Una fotografia della Caritas della situazione dei profughi ad oggi presenti in città e sulle azioni di accoglienza intraprese
Sin dai primi giorni dopo lo scoppio della guerra in Ucraina e dopo l’arrivo dei primi profughi anche nella nostra città, diverse associazioni di volontariato cittadine, in accordo con i servizi sociali del Comune di Desio, hanno formato una rete di solidarietà per l’accoglienza e il necessario supporto logistico/informativo a queste persone e spesso anche famiglie in fuga dalla guerra. Ogni associazione si è attivata per uno specifico compito, coinvolgendo privati, negozi di vicinato e grande distribuzione: la collaborazione e il coordinamento reciproco sono stati elementi indispensabili per il buon esito del lavoro di insieme ed evitare sovrapposizioni.
In particolare: Centro di Ascolto Caritas Basilica, Desio Città aperta, Regala un sorriso, Posteria sociale, Croce Rossa e Banco Alimentare S.Teresa si sono occupate di garantire beni alimentari, vestiario, farmaci; Scuola di italiano per stranieri e Fronte del porto si sono interessati ai percorsi scolastici e di lingua italiana per minori e adulti; CSD per le attività sportive dei ragazzi; ProLoco per attività di supporto.
Il Comune di Desio ha attivato lo sportello “emergenza Ucraina” dove espletare le dichiarazioni di ospitalità e presenza, nonché le comunicative a Questura e ATS. I servizi socialihanno incontrato e ancora oggi incontrano ospitanti e ospitati per valutare nel tempo le loro necessità e specifiche richieste.
Quanti sono i profughi in città?A fine maggio i profughi ospitati in città sono 194, corrispondenti a 88 nuclei famigliari. Sono presenti 83 minori, di cui 12 non accompagnati dai genitori e seguiti da nonni/zii.
Da chi sono ospitati gli ospiti dell’Ucraina?Tutti i nuclei sono ospitati in casa di parenti, amici, conoscenti, con la sola eccezione di 2 nuclei ( 1 presso Casa Carità Seregno; 1 presso CAS- Casa padri separati di Via Adamello)
Le attività del Centro di Ascolto Caritas. Sono state svolte attività trasversali incontrando diversi nuclei e rilevando necessità e emergenze quali ad esempio inserimento all’asilo nido, informazioni sanitarie, scolastiche e burocratiche, oltre che per i generi alimentari attraverso erogazione di schede prepagate. Si sono raccolti anche nominativi di persone disposte ad ospitare nella propria abitazione famiglie ucraine che sono stati segnalati a Caritas Ambrosiana per i percorsi formativi. Anche per l’affido di minori non accompagnati si sono raccolte alcune disponibilità segnalate al servizio affidi del Consorzio Desio Brianza.
Prospettive. Attualmente il flusso di arrivi è molto inferiore a quello dei primi periodi e già alcuni nuclei sono ritornati in patria. Le famiglie ospitanti sembrano reggere bene, nonostante alcune comprensibili difficoltà dopo 3 mesi di coabitazione. Tutti i minori in età scolastica sono stati inseriti nelle scuole dell’obbligo cittadine, mentre altri seguono le lezioni in DAD.
Rita Galimberti/Vito Bellofatto