Caritas e carità

Non c’è dubbio che Caritas oggi sia un marchio importante o, come si
dice, un brand decisivo per la chiesa.

Caritas opera a tutti i livelli – internazionale, nazionale, diocesano e parrocchiale – e copre tutte le aree che toccano il mondo della povertà: lavoro, casa, alimentazione, stranieri, carcere, salute mentale, disabilità, persone senza fissa dimora, dipendenze da alcool e stupefacenti, educazione alla pace. Con la rete dei Centri di Ascolto è in grado di elaborare una visione completa della diffusione della povertà e dei concreti bisogni presenti in un territorio.

E, infatti, annualmente Caritas Italiana, e anche Caritas Ambrosiana, offrono documentatissimi rapporti sulle situazioni di povertà, con dati statistici che non possono essere ignorati né dalla politica, né dai mezzi di informazione.

Accanto ai volontari operano persone con approfondite competenze che sanno
affrontare correttamente i casi più diversi e supportare anche le parrocchie di periferia nella ricerca di soluzioni adatte a chi è nel bisogno. Un grande lavoro con enormi risultati positivi.

L’obiettivo che ancora fatica a essere raggiunto, difficile da organizzare e programmare, è ciò che stava a cuore all’ispiratore di Caritas, san Paolo VI: fare di questo organismo ecclesiale il motore per lo stile di vita di ogni cristiano, che nel dono di carità al prossimo – dono di tempo, di ascolto, di compagnia, talvolta anche di denaro – trovi l’espressione più vera della propria fede.

don Gianni