Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’Universo
Oggi è l’ultima domenica dell’anno liturgico e la Chiesa ci fa celebrare la
festa di Cristo Re dell’Universo e Pastore della Chiesa.
Gesù è il re nel senso biblico: Gesù vince ogni opposizione, anche la morte. Ma questo non l’ha fatto sentire sopra di noi, nostro padrone: Gesù accetta il titolo di re solo sulla Croce, quando dona tutto se stesso per gli uomini, per il suo gregge.
Alla fine della vita Gesù sarà giudice, ma il suo sarà un giudizio che arriva dopo un lungo lavoro di amore e di perdono.
Gesù non manda nessuno all’inferno, però rispetta la nostra libertà e si allontana da noi solo se non l’abbiamo voluto. I sudditi di questo re sono persone libere, volontarie e corresponsabili che seguono Gesù nel suo stile di vita, di donazione
e condivisione, capaci di riscoprire ed onorarlo in ogni persona. Questa è la cosa più difficile: Gesù viaggia sempre in incognita. Uno dei peccati più frequenti che possiamo fare è quello della “distrazione”, non tanto nella preghiera, quanto nella vita. Il giudizio sarà su questa domanda: siamo stati capaci di riscoprirlo in chi indossa i panni di tutti i giorni, nei volti normali, magari i meno belli?
Oggi è la Giornata diocesana Caritas: è l’occasione per verificare se siamo “sudditi” secondo il cuore di Gesù, con il cuore attento al fratello che ha bisogno. La Caritas ha il compito di richiamarci continuamente a questo stile di vita e di aiutarci a realizzarlo. A Gesù, che nell’Eucarestia si offre come “pane spezzato”, chiediamo la capacità di spezzare, a nostra volta, il pane ai fratelli.
don Alberto