In tutta la Chiesa Cattolica si celebra domenica 22 gennaio 2023 la “Giornata della Parola di Dio”, fortemente voluta e istituita da papa Francesco, e che quest’anno ha come tema l’espressione tratta dalla lettera di Giovanni “Vi annuncio ciò che abbiamo veduto” (1Gv 1,3).
Nel 2019 papa Francesco istituisce nella terza Domenica del tempo ordinario la Giornata della Parola di Dio, intesa come un giorno da vivere in modo solenne per riscoprire il senso pasquale e salvifico della Parola di Dio che spinge in modo sempre rinnovato ad uscire dall’individualismo per rinascere nella carità.
L’autore della lettera di Giovanni richiama la stretta connessione dell’annuncio della Parola con l’esperienza viva e personale del mistero pasquale.
Egli non porta solo un insegnamento, ma testimonia la presenza viva del Risorto dentro di sé. In questo senso il Vangelo è la partecipazione alla vita nuova del Signore Risorto, richiamata – soprattutto negli scritti di Paolo e in quelli di Giovanni − dalle ripetute espressioni che delineano la vita “in Cristo”.
Nell’esperienza cristiana c’è un momento dove tutto questo è vissuto in modo pieno: la celebrazione eucaristica. Non è un caso che suor Marie Paul Farran (Gerusalemme) amava ripetere che “sulla strada da Gerusalemme a Emmaus è stata aperta la prima scuola della Parola, allestita direttamente dal Risorto”.
E non a caso la narrazione del percorso di Emmaus termina con il riconoscimento pieno di Gesù da parte dei discepoli nel momento in cui a tavola Egli spezza il pane: Parola ed Eucaristia si appartengono così intimamente da non poter essere comprese l’una senza l’altra: la Parola di Dio si fa carne sacramentale nell’evento eucaristico.
Guido Feltrin