In un mondo troppo avvolto dai rumori, il silenzio resta l’unico segno.
Il periodo di 40 giorni che sta per cominciare non è semplicemente una ricorrenza da cui bisogna passare per arrivare alla Pasqua. Quaresima è molto di più, è occasione, è necessità di ritrovarsi, è bisogno di silenzio, preghiera, conversione. Sono cose semplici a cui però forse non siamo più molto abituati.
Gli esercizi spirituali che si terranno nella nostra città saranno occasione per ritrovare un po’ di silenzio. Persi nei rumori e nel fragore della nostra quotidianità, abbiamo bisogno di ascolto, abbiamo bisogno che i nostri cuori siano smossi, abbiamo la necessità di togliere polvere dal nostro cuore e aprirci al senso di questa attesa del kerigma, ossia del centro della nostra fede. In questo ultimo anno siamo stati travolti dai rumori delle bombe, dai rumori dei disastri naturali, dal frastuono di strade che si rivelano trappole mortali per i nostri giovani. I rumori sanno soffocare le urla di dolore del popolo ucraino, il pianto di madri che non ritrovano i propri figli sotto le macerie di palazzi crollati a causa del terremoto, e di giovani che non riescono a farsi ascoltare.
Abbiamo bisogno di tacere.
Gli esercizi spirituali vissuti dentro la comunità cittadina saranno occasione di ritrovarsi a pregare, come Chiesa, come città, e come figli di Dio in cammino.
Il nostro Arcivescovo quest’anno ci sensibilizza proprio sul tema della preghiera, che è incontro, colloquio, confronto con il Signore. Siamo stati troppo lontani dal vivere il senso autentico della preghiera, limitandoci solo a semplici richieste per ottenere grazie e miracoli. Ci perdiamo invece il senso di un incontro speciale con il Signore, che ci chiede di entrare in intimità con Lui, di conversare con Lui proprio come quando si parla ad un amico (Gv 15,15). Dobbiamo imparare a fare tesoro di questo dono che ci fa essere in comunione con Lui, essere uniti e sentirsi pienamente avvolti dal suo amore.
Gli esercizi spirituali saranno anche occasione di conversione.
Fuggiamo dallo stress quotidiano, apprezziamo il fermarsi davanti al Signore, perché il nostro cuore ha bisogno di cambiare direzione. Abbiamo bisogno di convergere verso un’unica direzione, di cambiare l’ottica con cui vediamo le cose, e soprattutto comprendere che la conversione è un cammino che riguarda tutti, e che tutti chiama verso un unico destinatario finale: il Signore che risorge, che vince la morte, che chiama alla vita ciascuno di noi.
Non ci resta che predisporre il nostro cuore a questa occasione che la nostra comunità pastorale ci offre: non lasciamoci sfuggire questa occasione e, per una volta, diamo anche alla nostra anima la possibilità di esercitarsi nello spirito e con lo Spirito.
Diac. Fabrizio Santantonio
ESERCIZI SPIRITUALI PER GLI ADULTI
La preghiera di Gesù
Nelle cinque parrocchie della città alle ore 21,00
- martedì 28 febbraio:
Insegnaci a pregare
“Padre Nostro” - mercoledì 1 marzo:
Nell’ultima cena “Fate
questo in memoria di me” - giovedì 2 marzo:
Al Getsemani “Non ciò
che voglio io”
Conclusione per tutti in Basilica alle ore 21.00
venerdì 3 marzo:
Sulla croce “Ho sete”
Dalla Basilica gli esercizi vengono diffusi anche tramite il canale ouTube
“Pastorale Desio”