Siamo giunti alla seconda settimana di quaresima, periodo forte e intenso che ci prepara alla Pasqua del Signore. Come già nello scorso anno, anche quest’anno ci lasceremo condurre da alcune proposte spirituali di accompagnamento a partire dalla traccia del libretto che la nostra Diocesi ha preparato per la Quaresima “Kyrie il travaglio e la gioia”.
Seconda settimana di Quaresima
Promessa e speranza
Promesse e speranze sono due facce di una stessa medaglia. Quando qualcuno ci promette di fare qualcosa, noi continuiamo a vivere dentro l’attesa del compimento della promessa. Altrettanto ha fatto Dio con il genere umano: ha promesso la salvezza dell’uomo, ha promesso di liberarlo dal peccato, ha promesso la vita eterna, fin dall’antico testamento, fin dalla creazione dell’uomo e fin dalla rottura provocata dal peccato originale.
La manifestazione della promessa di Dio è visibile dentro il rapporto di amicizia instaurato con Abramo. Potremmo quasi dire che Dio per Abramo ha un debole: lo ha notato, lo ha scelto, gli ha chiesto di fare cose impossibili e gli ha promesso ricchezza, discendenza, una terra. Abramo ha continuato a vivere dentro questa attesa, con la speranza di un compimento che non si è realizzato dentro la sua esistenza sulla terra, ma che si compie fino ai nostri giorni. Perché per Dio il compimento non è qualcosa che inizia e finisce presto, ma che si estende nei secoli, grazie al Suo amore infinito.
Dio ha promesso di mandare il Suo Figlio unigenito per salvarci dal peccato e dalla morte. Ora noi siamo dentro il compimento di questa promessa (Gesù è venuto al mondo per salvare, non per condannare) e viviamo nella speranza che possiamo essere liberati dall’ultimo dei mali, ossia la morte, e poter godere della promessa della vita eterna.
Spesso è difficile vivere dentro la speranza di un compimento: abbiamo fretta, siamo nell’epoca
del “tutto e subito”, ci perdiamo lo spazio e il tempo del silenzio e dell’attesa. Ecco perché in questa settimana vogliamo fermarci e meditare sulla bellezza di questa attesa, sulla certezza che Dio mantiene sempre le Sue promesse, e sulla speranza che possiamo godere presto dei Suoi benefici.
Affidiamo al Signore le speranze che abbiamo nel cuore, certi che la loro realizzazione avverrà presto in conformità al bene che il Signore vuole a noi e chiediamo il coraggio di vivere le nostre attese senza scoraggiarci mai.
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