Esercizi Spirituali di Quaresima per gli Adulti
Da diverso tempo all’inizio della Quaresima nella comunità di Desio si offre agli adulti l’esperienza degli Esercizi Spirituali: una predicazione di quattro sere consecutive che introduce a vivere la fede con
intensità.
Il nome – esercizi spirituali – richiama gli esercizi di miglioramento, mantenimento o riabilitazione del corpo, tipici degli sportivi, di coloro che vogliono tenersi in forma o di chi deve riabilitarsi dopo un trauma. Così come si fanno per il corpo, si possono fare anche per l’anima e per il benessere complessivo della persona.
Quest’anno, sull’onda delle indicazioni dell’Arcivescovo, abbiamo proposto un percorso sul tema della preghiera. Per poterci confrontare con il migliore maestro di preghiera in circolazione abbiamo messo a
tema la preghiera di Gesù.
Solo guardando alla preghiera di Gesù, infatti, possiamo vivere meglio la nostra preghiera. Lo sapevano gli apostoli che gli chiesero: Signore, insegnaci a pregare.
Che la preghiera di Gesù fosse frequente e intensa ci viene testimonia fin dall’inizio dal vangelo di Marco: Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto,
e là pregava (1,35).
Cosa faceva o diceva Gesù in quei momenti? Certamente egli dedicava un tempo a pregare, così come dovrebbe essere per i suoi discepoli, e viveva un dialogo con il Padre suo.
Il nostro percorso è partito proprio dal testo del Padre nostro nella versione di Luca, per passare al clima di preghiera dell’Ultima Cena, all’orazione drammatica nel Getsemani e concludere con il grido sulla
Croce “Ho sete!”.
Agli approfondimenti che ogni predicatore ha inteso portare nella sua proposta ai partecipanti, si può aggiungere un’osservazione: proprio perché Gesù prega, la nostra preghiera diventa cristiana e ha una
precisa identità. Infatti noi ci inseriamo nella stessa preghiera di Gesù, ci rivolgiamo all’unico Padre. E Gesù cede a ciascuno di noi il titolo di figlio o figlia, come a dire: «Quando pregate entrate nella relazione
che io, il Figlio, ho con Dio».
don Gianni