Spesso e volentieri siamo portati a cercare risposte: nella sofferenza, nelle prove della vita, nelle delusioni.
Gesù invece ci dice che spesso noi non siamo in grado di farci le domande giuste, quelle vere, quelle che ci permettono di ottenere da Lui le
risposte.
Nel vangelo Gesù spesso pone domande ai suoi discepoli, e quella che si ripete in più pagine è la stessa: “Tu credi?”. Domanda secca che ci interpella, ci pone davanti ai nostri dubbi sulla fede, sull’esistenza di Dio, sulla salvezza operata da Cristo, sulla presenza dello Spirito Santo nella nostra vita. Pensiamo ai racconti dei
miracoli di Gesù: c’è sempre la stessa domanda, e la ragione sta nel fatto che il centro del miracolo non è
l’evento prodigioso operato da Gesù, ma l’invito ad interrogarsi ed avere la risposta corretta che ci impegna, ci chiama in causa. E mentre Gesù pone una domanda, invita ciascuno di noi a porre le domande giuste.
Ecco perché in questa settimana vogliamo soffermarci proprio su questo: io credo? In che misura credo? In che modo manifesto il mio credo? Quanto mi lascio interrogare da Gesù, cercando le risposte corrette alle sue domande? Proviamo a trovare uno spazio di silenzio e di preghiera in cui provare a pensare esattamente a queste domande, chiedendo l’aiuto di trovare le risposte.