La Giornata Mondiale della Gioventù si avvicina

Sabato 13 maggio i giovani dei decanati di Desio e Lissone che partiranno per la GMG di Lisbona si sono incontrati a Biassono per un primo momento di conoscenza e condivisione, muovendo i primi passi verso il viaggio che li attende quest’estate. Ripercorriamo insieme la serata, ricca di spunti di riflessione, e la testimonianza di un giovane di Desio.

Dal 1 al 6 agosto 2023 la città di Lisbona ospiterà la XXXVII edizione della Giornata Mondiale della Gioventù. Una trentina di giovani di Desio, insieme ad altri ragazzi del decanato di Desio e Lissone, si stanno preparando a partire per quest’esperienza. Sabato 13 maggio, questi ragazzi, provenienti da
tutte le città del decanato, si sono incontrati all’oratorio S. Luigi a Biassono per conoscersi e iniziare a percorrere i primi passi verso quest’esperienza.

Dopo un breve momento iniziale di conoscenza e la cena insieme, i giovani hanno avuto tempo per riflettere sull’icona biblica della GMG. Ad “accompagnare” i giovani in questo cammino c’è Maria, infatti è stato scelto come icona biblica, il brano della visitazione di Maria a sua cugina Elisabetta.

I giovani sono invitati, come fa Maria, a prendere consapevolezza di quell’intuizione che ti può cambiare la vita e partire. Il sottotitolo scelto da papa Francesco per quest’esperienza è «Maria si alzò e andò in fretta» (Lc 1,39), un invito a prendere consapevolezza di tre parole: “alzarsi”, “andare” e “fretta”. L’annuncio di portare in grembo Gesù spinge Maria ad alzarsi e partire, un invito per tutti a capire cosa anima la nostra vita, cosa ci fa “alzare al mattino” e vivere la vita. Maria va da Elisabetta, trasforma lo slancio in azione, ma dove vanno le nostre giornate? Quali sono le nostre mete? E infine la parola “fretta”, Maria sente quello slancio che la fa partire subito; ma noi che fretta viviamo? Abbiamo fretta perché siamo in ansia per le tante cose da fare durante la giornata o perché siamo animati dal desiderio di vivere pienamente la nostra vita?

Per fare questo passo e partire bisogna però credere, così come Maria ha saputo credere alla parola
dell’angelo. Partire per Lisbona pone i ragazzi di fronte a tre consapevolezze: Dio ti aspetta a Lisbona, Dio abita in te e Dio abita la Chiesa. Come loro anche noi siamo invitati a riflettere su cosa vogliamo chiedere a Dio quando gli andiamo incontro? Consapevoli che Gesù è in me, chiederci cosa posso donare agli altri? Ed infine, facendo parte della Chiesa, come mi dispongo quando incontro i miei fratelli, soprattutto quelli meno vicini a me?

Mancano ormai meno di 80 giorni alla partenza per Lisbona, in cui i giovani incontreranno ragazzi
provenienti da tutti i paesi del mondo. Ci uniamo all’augurio che l’arcivescovo Mario ha fatto ai nostri giovani: che quello che scopriranno a Lisbona, tutti gli incontri che faranno, non rimangano un’esperienza circoscritta ma diventino slancio per la loro vita di tutti i giorni e per quella di tutti coloro che incontrano.

Perché hai deciso di partire per la GMG di Lisbona?
Nella mia giornata i tanti impegni, il lavoro, le attività mi lasciano poco tempo per fermarmi, riflettere… tutto si riduce ad una quotidianità di eventi e azioni da fare dove la mia fede ha uno spazio marginale. Un po’ egoisticamente, andare alla GMG, diventa per me un’opportunità per fermarmi, riflettere sulla mia fede e dare così slancio alla mia stessa quotidianità.

Come ci si sta preparando per questo evento?
Nello scorso weekend (sabato 13 maggio) abbiamo fatto un primo incontro con i giovani del nostro decanato e con i ragazzi del decanato di Lissone, con cui passeremo gran parte del tempo, per conoscerci e prepararci a vivere l’esperienza, ragionando sull’icona biblica della GMG e sulle parole che ci hanno lasciato il papa Francesco e il nostro arcivescovo Mario. Se da un lato c’è la preparazione “spirituale”, dall’altro c’è quella più pratica: sono state fatte diverse iniziative per raccogliere fondi, come vendita di torte, cene, giochi,…

Quali sono gli obiettivi principali della Giornata Mondiale della Gioventù?
In prima istanza, la giornata mondiale della gioventù è un incontro tra i giovani di tutto il mondo con il Santo Padre. Ma non si ferma solo ad un incontro, è un’opportunità di pellegrinaggio e evangelizzazione alla fede cattolica per tutti i giovani del mondo.

Secondo te, come verranno incoraggiati i legami e lo scambio di idee tra i giovani provenienti da diverse parti del mondo?
La possibilità di incontrare persone di altre realtà non è così semplice, nella nostra quotidianità incontriamo spesso e volentieri sempre le stesse persone. L’evento della GMG, dove milioni di giovani da tutto il mondo vengono riuniti in un solo luogo, diventa l’opportunità di incontrare persone di altre culture e
vivere la Chiesa, non solo con le persone che ho intorno, ma con tutta l’umanità.

Quali sono le aspettative per l’impatto a lungo termine dell’evento sulla gioventù e come si prevede che influenzi il dibattito e l’azione a livello globale sia nell’ambito religioso che non?
Penso che questa tipologia di eventi lasci un segno importante dentro le persone che partecipano e che questo segno si riversa nelle azioni di tutti i giorni, in tutti gli ambiti che frequentiamo,… A partire dalla nostra piccola quotidianità, nell’incontro con gli altri, possiamo trasformare il mondo in qualcosa di
meglio.

Alessio Malberti