In questi giorni, la nostra città vive una delle sue feste più importanti, certamente la più significativa, non solo per la parrocchia dei Santi Siro e Materno ma per tutta la Comunità cristiana che vive nel territorio.
È la festa, popolarmente denominata, del “Madunin”. Nei giorni di questa festa ricordiamo anche Santa Teresa di Gesù Bambino, scelta nel 2010 come patrona del cammino comune delle nostre cinque Parrocchie.
Se al centro della festa c’è sempre Cristo, il Crocifisso Risorto, ad accompagnarci sempre di più verso di Lui sono due donne, Maria, la madre e una piccola – grande donna.
Qual è il senso più profondo di questa coincidenza? Qualche giorno fa l’Arcivescovo ha pubblicato la proposta pastorale per l’anno 2023- 24 dal titolo “Viviamo di una vita ricevuta”.
Intravedo il legame tra la nostra festa, Maria di Nazareth e Santa Teresina proprio nell’invito a riconoscere che tutto è dono, che la nostra vita è ricevuta e perciò accolta. È Maria che, ricevendo il dono di essere la Madre Vergine, accoglie il Dio con noi ma non lo trattiene per sé. È Santa Teresina che, pur nel travaglio delle sue tante prove e fatiche non si ripiega su se stessa, ma si riconosce talmente debitrice di quanto ha ricevuto da Dio da arrivare ad affermare che “la sua vocazione è l’Amore”. Termino queste poche righe
augurandomi e pregando perché la Comunità cristiana che vive a Desio sia sempre più capace di annunciare che “Gesù è vivo e la sua presenza e la sua Parola, il dono dello Spirito Santo non sono verità da affermare solo con un assenso intellettuale e verbale, ma sono modalità con cui siamo chiamati per nome”. Questa gioia di essere i figli e fratelli discepoli ci permette di dialogare con tutti e incontrare ogni situazione.
don Mauro