Le Letture di questa domenica sembrano fuori stagione: siamo in Avvento, in preparazione al Natale, e ci parlano dell’ingresso di Gesù in Gerusalemme la domenica delle Palme. Si narra della venuta di un re che entra in Gerusalemme, accolto festosamente dalla folla, cavalcando un puledro (non un cavallo da guerra).
Ma è quanto avverrà a Natale: viene il Re dai cieli, cantato e lodato dagli Angeli, adorato dai Magi, ma nelle vesti umili di un bambino, accolto dai poveri emarginati, come i pastori. Questo testo sottolinea che non si può dividere il ricordo della Settimana di Passione, dal Natale: il Gesù “bambino“, è lo stesso Gesù “crocifisso e risorto“. È sempre il Figlio di Dio che rivela l’amore del Padre incarnandosi, morendo e risorgendo per noi.
Del Vangelo non possiamo scegliere le pagine trascurando quelle che non ci piacciono. Gesù è una Persona con una proposta di vita: certamente è una bella notizia, ma che comporta la croce. Questa riflessione ci aiuta a togliere il sentimentalismo del Natale, sostituendolo con il sentimento di riconoscenza e di gratitudine a Dio che si fa carne, muore e risorge per noi.
Allora lasciamo entrare Gesù nel nostro cuore come è entrato in Gerusalemme. Facciamoci accompagnare da Maria che festeggeremo venerdì come l’Immacolata, immune dal peccato originale: la Madonna ci aiuti a scoprire la realtà del peccato, ma soprattutto l’amore misericordioso di Dio che ci salva.
don Alberto