Natale è semplicemente una parola o un incontro?
In questi giorni ci scambiamo gli auguri dicendo “Buon Natale” o, più genericamente, “buone feste”. Lo facciamo con persone vicine o poco conosciute, familiari o negli incontri casuali.
Vorrei dire anch’io “buon Natale”, ma preferisco “Santo Natale”.
Dire “buon Natale” è augurare un giorno buono, dove si ricerca armonia per qualche ora, ma senza superare i conflitti che riesploderanno in modo ancora più violento. È cercare una tregua di sospensione dei conflitti, ma non la pace.
Dire “Santo Natale” è riconoscere che in questa festa incontriamo una presenza che può trasformare il conflitto in armonia, la fatica in speranza, il dubbio in certezza. Com’è possibile un tale “miracolo”?
Il Cardinale Giovanni Battista Montini, il 24 dicembre 1962 – pochi mesi prima di essere Paolo VI°- annunciava con passione:
«Il Natale è l’incontro con Cristo. Il nostro incontro. Non resta che un gesto da fare, tendere la mano verso di Lui. Non resta che un passo da fare, incontrarsi con Lui. Coraggio, questo è da fare: un gesto, un passo, un atto di fede e di amore per incontrarsi con Lui, perché questo è il Natale: l’incontro con Cristo».
A tutti auguro un Santo Natale perché in ogni famiglia si sperimentino pace e accoglienza.
Auguro Santo Natale perché tra i Cristiani non prevalga ciò che divide, ma ciò che unisce.
Auguro Santo Natale ai ragazzi e ai giovani, perché Gesù è vivo e chiama ad essere liberi e perciò vivi.
Auguro Santo Natale perché le nostre Parrocchie crescano nella fraternità inaugurata da Gesù.
Auguro Santo Natale a chi più soffre per malattia, solitudine, freddezze, perché lo sguardo al Bambino sia consolazione e comprensione.
Auguro Santo Natale alla nostra città, a chi ha responsabilità di governo, in qualsiasi modalità e ruolo la eserciti perché lavori, per il bene e la composizione delle differenze, con onestà e rettitudine, cercando una concreta promozione umana che favorisca una sana convivenza sociale.
Auguro Santo Natale ai componenti di ogni associazione cittadina, perché continuino ad essere il segno della proverbiale laboriosità brianzola.
Auguro Santo Natale ai credenti in Gesù e a coloro che professano diverse modalità di credere, a chi cerca, nella fatica, un senso alla vita e a chi non ha più la forza di tale ricerca.
Auguro Santo Natale, con il grazie più partecipe, per l’accoglienza che mi avete riservata in questi mesi.
E, tutto questo, lo ripeto con i fratelli preti, diaconi e le consacrate, con i quali condivido il servizio nella Comunità pastorale Santa Teresa di Gesù Bambino: Santo Natale.
don Mauro