Con questa domenica si conclude “l’Epifania del Signore“: la sua manifestazione oggi ci fa vedere, con la moltiplicazione dei pani, Gesù che ha “compassione“ per le folle che lo seguono. Compassione è il termine usato nel Primo Testamento per esprimere l’amore senza limiti di Dio per l’umanità.
Nella prima lettura Dio si mostra attento al suo popolo “che ha pianto alle orecchie del Signore“ ed interviene sfamandolo. Un amore che non viene meno nonostante l’ingratitudine del popolo che dichiara “stavamo così bene in Egitto”.
Nel Vangelo Gesù ha “compassione” perché sente che la gente ha bisogno di una parola di salvezza, di un’attenzione ai suoi malati.
Gesù ci fa capire che questi doni materiali sono un segno dei doni spirituali che vuole farci. Il pane che sfama la gente che lo ascolta è anticipo del Pane che Gesù donerà nell’Ultima Cena. Gesù vuole collaborazione di tutti sia riguardo al pane materiale che riguardo alla Parola. Certo non basta donare, c’è uno stile che Gesù vuole dai suoi discepoli.
Il cristiano, come Gesù, deve amare con “compassione“ che significa “patire con“, condividere le sofferenze. Il dono all’altro deve essere fatto liberamente e con la gioia di poter essere utili gli uni agli altri.
Nella S. Messa Gesù ci ama “con passione” donandoci la sua Parola, facendosi Cibo per noi, chiedendoci di condividere il nostro amore con gli altri, in particolare con i poveri: sia così per ciascuno di noi. don Alberto
don Alberto