Un giardino pieno di vita

La tradizione dell’incontro annuale del Vescovo di Milano con tutti i cresimandi della Diocesi risale ormai al 1983, e in questa festa generazioni di ragazzi hanno incontrato prima Carlo Maria Martini poi Dionigi Tettamanzi e Angelo Scola ed oggi Mario Delpini; non solo ma anche due Papi hanno partecipato all’evento: Papa Benedetto XVI nel 2012 e Papa Francesco nel 2017.

Domenica 24 marzo erano circa 50.000 i partecipanti all’incontro, sugli spalti dello Stadio Meazza. Grande il fascino dell’impianto, soprattutto per i ragazzi che magari ancora non lo conoscevano direttamente. Ma ancora più grande l’impatto degli anelli che prendevano via via colore grazie alle pettorine indossate da tutti i partecipanti, con i diversi colori delle 7 Zone Pastorali.

Ho detto partecipanti e non spettatori, perché tutti sono stati coinvolti nella realizzazione delle coreografie, insieme ai circa 800 adolescenti-figuranti presenti sul campo da gioco. Infatti già dalle 14.00 la musica riempiva l’aria ed ispirava i movimenti guidati dai coreografi. Poi mano a mano che il tempo passava movimenti e parole erano sempre più centrati sull’argomento della manifestazione: UN GIARDINO PIENO DI VITA.

Alle 17.00 finalmente ha fatto il suo ingresso il Vescovo Mario insieme ai suoi Vicari (tra i quali i desiani hanno certamente riconosciuto don Gianni Cesena, don Giuseppe Como e don Luca Raimondi) ed è cominciato il momento di preghiera vero e proprio. Se nella creazione Dio ha desiderato rendere donna e uomo partecipi della sua vita e della sua gioia, regalando loro un giardino ricco di frutti e fiori, con il dono di Gesù crocefisso e risorto Egli chiama tutti, ma in modo speciale coloro che hanno scelto di ricevere la Cresima, a ricostruire una umanità in cui si possa vivere felici. La vita di ognuno può essere come un giardino, ricco dei frutti dello Spirito Santo di amore, pace, bontà e fedeltà…che permettono di essere davvero felici seguendo Gesù.

Non poteva mancare una preghiera per la pace, e per tutte le persone che hanno il coraggio di prendersene cura, anche quando le voci più forti la fanno sembrare impossibile . Dobbiamo imparare fin da piccoli a fare il bene, ad essere strumenti di pace così come ognuno di noi ne è capace, affinché le nostre città, il nostro mondo possano tornare ad essere pieni di gente contenta.

Associata all’evento, quest’anno c’era una “microrealizzazione” destinata ad una cooperativa di Busto Arsizio che si occupa del reinserimento lavorativo di alcuni detenuti attraverso il lavoro agricolo, alla quale sono state devolute le offerte raccolte negli oratori. Al termine della celebrazione il Vescovo ha detto che i don e le suore hanno ricevuto in dono da parte sua svariate bustine di semi di girasole, che si dovranno piantare negli oratori o nelle proprie case, ma l’impegno vero sarà quello di seguire Gesù, così come il girasole segue il sole.

Dopo la benedizione i gruppi si sono avviati all’uscita, mentre palloncini colorati volavano alto nel cielo di Milano e nei cuori restava l’immagine delle gradinate vuote su cui erano distesi gli striscioni rappresentanti i girasoli e gli alberi con i 7 doni dello Spirito. E un vociare di ragazzi e adulti contenti accompagnava il rientro alle proprie case.