Un pellegrinaggio a Lourdes sta nei desideri di molti. E per svariati motivi. La Comunità Pastorale ha offerto l’opportunità lo scorso mese di maggio, dal 20 al 26, accolta da una cinquantina di persone delle cinque parrocchie cittadine. I giorni da trascorrere a Lourdes sono stati inseriti in un itinerario che ha toccato diverse cittadine del sud della Francia. In pullman i pellegrini, con a capo monsignor Mauro Barlassina e coordinati da Ornella Aldeghi, hanno riempito gli oltre mille chilometri che separano Desio dalla cittadina nei Pirenei con soste, visite e pernottamenti a Nizza, Nimes, Aigues Mortes.
La grotta di Massaibielle ha attirato tutti a sè già dalla sera d’arrivo, nonostante la stanchezza per il lungo viaggio. E’ stata proprio la grotta con la Madonna nella nicchia, là dove è più volte apparsa a Bernadette, il centro dell’intero periodo trascorso a Lourdes. Il richiamo alla preghiera personale. Non sono mancate le partecipazioni alle funzioni programmate e a quelle inaspettatamente private, come la messa proprio alla grotta, con don Mauro unico sacerdote celebrante, alle 6.45 di giovedì 23 maggio, per i fedeli desiani.
Di grande impatto la messa internazionale del primo mattino di presenza a Lourdes (mercoledì 22 maggio) nella chiesa sotterranea di S.Pio X, concelebrata dal vescovo di Sion (Ch) e da tutti i sacerdoti presenti; la recita del rosario in italiano delle 18, la processione serale coi flambeaux, la via Crucis meditata, i riti dell’acqua nell’area che fino a prima del Covid consentiva l’immersione nelle vasche, la visita alle tre basiliche.
Tanti momenti comunitari e tanti di preghiera personale, come il contesto suggerisce. Sono stati visitati i luoghi in cui Bernadette è cresciuta, il Mouline de Boly, il Cachot. É stato anche vissuto un incontro testimonianza con padre Giuseppe Serighelli, cappellano italiano al santuario di Lourdes.
Sulla via del ritorno, i fedeli hanno fatto tappa a Carcassone, Perpignan, Saintes Maries de la Mer, Arles.