I ragazzi delle medie incontrano la Comunità Cenacolo

Si apre il cancello dell’oratorio e in mezzo ai ragazzi che giocano, entra con pazienza un pulmino color panna.

Escono in 4: Giancarlo, Viktor, Raphael e Filippo.

Sono partiti dalla casa della Comunità Cenacolo di Casale Litta (VA). Un piccolo momento di imbarazzo e poi i nostri amici si vedono circondati da volti e saluti curiosi.

Giancarlo fa da fratello maggiore ai tre compagni. I nostri ragazzi si radunano alla voce degli animatori per l’inizio della giornata. Si comincia: inno dell’oratorio VIAVAI 2024, qualche ballo e poi tutti radunati in chiesa. La parola chiave di questa settimana è: “desiderare”.

Che cosa cerchiamo veramente nella vita?

Cerco di dare ai ragazzi qualche indicazione sulla Comunità Cenacolo. È stata fondata da suor Elvira Petrocchi nel 1983 in un casolare diroccato nella zona di Saluzzo (CN).

Nei primi anni di vita religiosa ha sentito forte il grido dei giovani distrutti dalla droga ai quali subito ha aperto il cuore.

Guardiamo un breve video: “questi giovani non mi chiedevano cibo o soldi; mi gridavano: vogliamo vivere!”

E così non ha dato loro solo cibo e occasioni di ripartire, ma la vera vita che è Gesù. Suor Elvira è andata in Cielo lo scorso 3 agosto 2023 lasciando dietro di sé 71 comunità di recupero in 20 Paesi.

Finita la presentazione dell’opera, Raphael, originario dell’Austria, ci racconta della sua esperienza di ragazzo delle medie bullizzato, delle fatiche in famiglia e della caduta nella droga per riempire il vuoto che aveva dentro.

Lo stesso fa Viktor dall’Ungheria.

Un ragazzo gli chiede come ha fatto ad uscirne: dopo alcuni giorni senza dormire a causa delle droghe suo padre lo ha aiutato e portato alla comunità Cenacolo, conosciuta a Medjugorje.

I ragazzi ascoltano e chiedono anche com’è la loro giornata in comunità: preghiera, lavoro, amicizia e apertura a molta provvidenza.

Alla fine mangiamo insieme sotto il tendone. Il pulmino riparte: ci sentiamo più ricchi di Gesù, visitati da una storia di amore vero.

Don Marco