Il pensiero della settimana – Dedicazione del Duomo

La Liturgia ambrosiana celebra oggi la festa della Dedicazione della Cattedrale, cioè l’anniversario della consacrazione del Duomo, detto Cattedrale perché risiede il Vescovo che, come successore degli Apostoli, è il Maestro che ha, lì, la sua cattedra.

La Chiesa cattedrale è un po’ il cuore di una diocesi: in essa vengono consacrati, il Giovedì Santo, gli Oli santi per tutti i sacramenti, e vengono ordinati i Sacerdoti; è la sede del Vescovo, successore degli apostoli, pastore del gregge.

Ecco perché le indicazioni pastorali che il Vescovo ci dà, ci devono stare a cuore.

Non è che Dio ha bisogno di una casa. Siamo noi ad averne bisogno, come segno della sua presenza e Dio ci viene incontro e ha voluto una casa tra le nostre case. Dovremmo ricordare sempre che è “casa di Dio“: il silenzio, il raccoglimento, il purificarci con l’acqua benedetta, la genuflessione, l’inchino, l’abbigliamento. Su questo punto, del “galateo “, abbiamo tutti da migliorare e da richiamarci a vicenda.

Ma tutto il discorso sulla chiesa edificio ci porta al nostro essere Chiesa. Paolo raffigura la Chiesa come un edificio in cui Cristo è la pietra angolare e ci ricorda: “non sapete che siete Tempio di Dio e che lo Spirito abita in voi?”

Preghiamo, allora, perché il nostro Arcivescovo sia sempre il maestro della nostra fede, perché abbiamo a sentire la Chiesa come la nostra seconda casa per la presenza particolare del Signore e perché ciascuno di noi si sente responsabile della vita della Chiesa, riscoprendo la sua vocazione.