I nostri ritmi quotidiani sono caratterizzati da impegni e scadenze ravvicinate (al punto da non riconoscere ciò che è importante) oppure da giornate passate nella solitudine e nello sconforto. Non tutti vivono contemporaneamente la stessa situazione di vita! A partire da questa constatazione viene da chiedersi cosa rende la vita interessante.
Nel discorso alla città, in occasione della festa di S. Ambrogio, l’Arcivescovo Mario affermava: “Il Giubileo segna il tempo e invita a una pausa nel nostro ’fare’, in cui potersi porre le domande veramente essenziali: che cosa ho ricevuto?
Che ne ho fatto? Che cosa ho generato? Quale vantaggio avrà un uomo se guadagnerà il mondo intero, ma perderà la propria vita? (Mt 16,26)”.
L’anno di fede iniziato è un’opportunità per interrogarsi su ciò che è essenziale per vivere ogni stagione della vita, da quelle piene di impegni, ai giorni della solitudine e dell’improduttività. È un tempo anche per riposare, ma non per annoiarsi.
È sempre l’Arcivescovo Mario ad affermare: “Il Giubileo contiene un messaggio di giubilo, di gioia, di sollievo che deve interpretare la stanchezza della gente, della terra, della città come appello, provocazione, indicazione di cammino”.
In particolare, il mese che abbiamo davanti ci permette di tornare sulle domande essenziali, accompagnati da alcune occasioni che diventano riposo nella misura in cui non ci lasciamo fagocitare dalla buona riuscita o, all’opposto, dalla noia della ripetitività.
- la Festa della Famiglia di oggi 26 gennaio, è l’opportunità per riconoscere quanto la nostra famiglia è un luogo di speranza, dove ringraziare per quanto riceviamo e offriamo, dove pensare la pace, cercarla, operare per la pace proprio a partire dalle relazioni familiari.
- la settimana dell’educazione, che si concluderà il 31 gennaio con la Messa alle 21 in Basilica nella festa di San Giovanni Bosco, è il momento per condividere la gioia di educare ad essere educato anche attraverso la realtà dell’oratorio.
- la giornata per la promozione della vita del 2 febbraio è l’occasione per interrogarci su cosa abbiamo generato, su come siamo amici della vita in ogni sua stagione e situazione e sulla gratuità con cui siamo trasmettitori di vita.
- l’anniversario dell’elezione a Papa (6 febbraio 1922) e al tempo stesso della morte (10 febbraio 1939) di Pio XI e di don Luigi Giussani (22 febbraio 2005), entrambi desiani, è uno stimolo di riflessione sui messaggi che ci arrivano da veri testimoni del Vangelo delle beatitudini.
Vivere insieme queste oasi di riposo e di interrogativi salutari è occasione di Giubilo!
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