Il Papa e i Vescovi presentano la famiglia come la cellula viva
della Chiesa e della società civile, il luogo di trasmissione e
di educazione alla fede.
Oggi la famiglia non sta vivendo un momento facile perché
parecchie forze disgregatrici la minacciano: l’instabilità
affettiva nella coppia, il difficile rapporto genitori-figli, le preoccupazioni economiche, la difficoltà ad avere un lavoro
sicuro. È un valore, quindi, da promuovere e da difendere.
Dio ha voluto la famiglia per ogni uomo e anche per il Figlio
di Dio, fatto uomo, perché la prima esperienza da bambino fosse quella di un amore gratuito, totale, disinteressato, capace di perdonare. Che fosse, insomma, l’immagine più bella della sua natura, che è amore.
Quando la nostra famiglia assomiglia a quella di Nazareth e
rispecchia il disegno di Dio? Paolo individua queste condizioni nel ’vincolo della perfezione’, cioè la carità. La famiglia è cristiana se la vita di coppia, lo stile dei rapporti genitori figli, l’atmosfera generale risentirà o meno di questo amore.
Perché questo si possa realizzare, ci deve essere da parte di tutti la ricerca del disegno di Dio su ciascuno. Il brano di Vangelo ci riporta Giuseppe, custode di Gesù che, con Maria e Gesù, segue le indicazioni che Dio gli dà. È uomo giusto, perché fedele a Dio.
Preghiamo insieme quest’oggi per le nostre famiglie, chiedendo l’intercessione della Santa famiglia di Nazareth e di riscoprire la bellezza del sacramento del matrimonio, che non è una serie di impegni, ma è la garanzia della presenza del Signore, perché l’amore tra i coniugi sia immagine vivente del suo amore per la Chiesa e perché i figli, che sono suo dono, possano essere aiutati
nella loro crescita, come Maria e Giuseppe hanno fatto con Gesù.
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