Il nuovo Lezionario caratterizza le ultime due domeniche del tempo dopo l’Epifania con temi che da una parte sono una sintesi della manifestazione di Gesù e, dall’altra, preparano alla celebrazione della Quaresima.
Tutte le Letture hanno come tema la consapevolezza del proprio peccato e la misericordia del Signore.
Paolo nella seconda Lettura riconosce il suo peccato, ma soprattutto la misericordia del Signore e mette in risalto che “Cristo è venuto nel mondo per salvare i peccatori, il primo dei quali sono io”.
Così anche il brano di Vangelo, con la chiamata di Levi (Matteo), che segue immediatamente il racconto della guarigione del paralitico calato dal tetto davanti a Gesù e al quale Gesù rimette i peccati, tra lo sconcerto e lo stupore dei presenti, perché tale cosa è
esclusivamente riservata a Dio.
Levi è uno di quei personaggi che venivano considerati avidi di denaro, sfruttatori a servizio dei romani, peccatori miscredenti e rifiutati da Dio.
Il banchetto che viene fatto in casa sua è simbolo di amicizia, di libertà e di gioia. Richiama il banchetto messianico: non esclude nessuno dalla tavola ed è aperto anche ai peccatori.
La reazione, comprensibile, viene dei farisei e dagli scribi che interpellano i discepoli, ma concentrano l’ostilità su Gesù.
In questo suo agire Gesù non solo rivela la sua missione, ma anche il volto di Dio, che non vede l’ora di abbandonare la sua ira e il suo sdegno verso i peccati e la malvagità umana, per volgersi al perdono. Questi brani aprono la Chiesa alla prospettiva del tempo quaresimale, in cui la divina clemenza, invitando a conversione e perdonando, convoca tutti al festoso banchetto dell’Agnello pasquale. Prepariamoci a vivere così la Quaresima.
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