Quarta domenica di Quaresima

Il tema che lega le letture di questa domenica è la luce.
Di fronte alla luce che è Gesù, nel brano di Vangelo c’è chi apre gli occhi, c’è chi li chiude e chi fa finta di non vedere.
L’atteggiamento dei farisei è di chi non vuole guardare: rifiutano Gesù perché rivela un Dio diverso dai loro schemi, un Dio che ama tutti senza distinzione, anzi ha una preferenza per i peccatori; un Dio che rivela la sua onnipotenza nella misericordia. Quindi non possono accettare il miracolo. Anche oggi si ripete questa situazione: c’è chi rifiuta a priori il mistero di Dio o che questo possa rivelarsi: non si accetta un Dio che non interviene per sconfiggere ed eliminare i cattivi e che impegna i credenti al perdono; in particolare, poi, si rifiuta che il Signore possa servirsi di persone umili, semplici, per richiamarci al senso vero delle cose e della vita. C’è chi, come i discepoli ad esempio, sta a discutere di chi sia la colpa perché quell’uomo è nato cieco, senza preoccuparsi di aiutarlo. Un atteggiamento che si ripete anche ai giorni nostri, quando confondiamo il rispetto degli altri con la paura a manifestare le nostre idee, quando ci dimentichiamo che la prima professione di fede la facciamo in famiglia, nel lavoro e nella vita; quando seguiamo l’onda di chi strilla più forte.
C’è invece chi accoglie questa luce e ci crede: è l’atteggiamento del cieco, una persona semplice alla ricerca di qualcuno che lo salvi. È disposto a tutto pur di riavere la vista ed è premiato con la guarigione e col dono della fede. Una fede
inizia per un gesto gratuito di Gesù che semplicemente lo chiama a sè.
Chiediamo al Signore di farci sentire bisognosi della sua luce, di essere capaci di accoglierla e di testimoniarla agli altri!

Condividi questo articolo

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *