Intervista al Vicario Generale mons. Delpini

1-Vicario generale, questo sconosciuto; può aiutarci a capire questa figura? Qual è il suo ruolo ed i suoi compiti?

È giusto che il Vicario Generale sia sconosciuto. Infatti esiste per aiutare il cardinale Arcivescovo in ogni cosa (= generale). I suoi compiti sono quelli di fare quello che l’Arcivescovo gli dice, talvolta anche sostituendolo quando l’Arcivescovo non può essere presente. Non ho quindi un mio lavoro e compiti miei: perciò è tanto facile!
2-Lei vive a stretto contatto col nostro card. Angelo Scola, come lo può descrivere ai fedeli della diocesi ambrosiana? Quali sono i tratti più interessanti del suo carattere?

È un uomo di grande fede. Ogni problema e ogni confronto finisce sempre con un atto di fiducia: “preghiamo la Madonna che ci aiuti”. Del resto vive proprio sotto la Madonnina del duomo!

È un studioso che si è interessato di molti argomenti e ha scritto una tale quantità di libri e di articoli che io, che ci metto delle ore per scrivere poche righe, ne sono rimasto impressionato.

È un vescovo che vorrebbe vedere i cristiani della diocesi contenti, pronti, incisivi; vorrebbe contare su collaboratori, come i preti e i diaconi, liberi, lieti e disponibili per l’opera comune;  vorrebbe vedere il mondo trasformato in un campo in cui il buon seme produce molto frutto. Francamente io ho l’impressione che le sue aspettative siano in gran parte esaudite.

Ecco. È un cristiano benedetto da Dio.
3-Ha ricoperto per diversi anni il ruolo di rettore maggiore del seminario diocesano, quindi conosce molto bene buona parte del clero giovane; secondo lei i giovani preti hanno saputo fare tesoro degli insegnamenti acquisiti durante gli anni di formazione?

Quando racconto i miei anni di seminario devo in genere raccontare una storia di fallimenti. Però devo dire che i giovani preti hanno saputo non solo accogliere le proposte del seminario e sorridere con un po’ di compatimento delle mie proposte personali: sono stati molto più bravi. Hanno infatti accolto anche l’insegnamento offerto dall’esempio di preti più grandi, hanno accolto come insegnamento le attese e le pretese della gente. Insomma hanno accolto molto di più di quanto io abbia insegnato.

Mi sono reso conto, con il tempo, che le mie proposte personali erano un po’  strampalate. Per esempio: finire la giornata alle 22,30; radersi ogni giorno; arrivare in orario agli appuntamenti;  non lamentarsi mai; non dichiararsi mai stanchi; evitare di usare la parola “vacanze”; lasciare il telefonino nel comodino: non vi sembrano cose bizzarre?
4-Milano ospiterà EXPO 2015, come si sta preparando la Chiesa Ambrosiana a vivere i giorni degli eventi ad esso collegati? Ci sono progetti particolari pensati per quei giorni in cui Milano sarà appieno un vero e proprio “melting-pot”?

Dicono che arriveranno venti milioni di visitatori! La Chiesa Ambrosiana si sta preparando collaborando con la Santa Sede che gestirà il padiglione come Stato ospite. Il tema  di EXPO 2015 è : “Nutrire il pianeta. Energia per la vita” è molto interessante e la Chiesa ha molto da dire e fa molto per questo. Quindi si stanno preparando materiali, idee, eventi per illustrare il punto di vista della Chiesa e le opere delle comunità cristiane di tutto il  mondo per nutrire uomini e donne non solo con il pane materiale, ma anche con una parola che offra un significato alla vita, anche con un pane di vita eterna, anche con un pane condiviso perché non ci sia chi muore di indigestione e chi muore di fame. Dicono poi che anche Papa Francesco potrebbe visitare Milano in occasione di EXPO 2015: speriamo! Ad ogni modo sarà un evento eccezionale: fortunati noi se ci saremo!