La festa del Corpus Domini è una delle ricorrenze più amate dalla pietà popolare. Essa pare abbia avuto origine in Belgio, dove era molto avvertita l’esigenza di onorare il mistero eucaristico, dedicandogli un posto particolare nel calendario liturgico. E infatti papa Urbano IV, che era stato arcivescovo di Liegi, con la bolla “Transiturus” estese nel 1264 a tutto l’occidente la celebrazione di tale festa, fissandola al giovedì successivo alla domenica della Trinità.
Con l’andar del tempo la festa del Corpus Domini venne caratterizzata da processioni che portavano l’Eucaristia attraverso strade e piazze di paesi e città, ornate sempre più a festa e che si tenevano sia al mattino che il pomeriggio. A partire dai tempi di san Carlo l’ordine processionale veniva in genere curato dai confratelli del SS. Sacramento, il cui capo, dotato di una mazza argentea con le insegne del santo, passava tra i vari gruppi regolandone l’andatura. Fece una certa eco l’episodio di una processione degli anni Trenta del secolo scorso a Desio, quando il confratello addetto all’ordine, notando che il gruppo delle ragazze procedeva distratto e lentamente, si rivolse alle stesse gridando (sicuramente in dialetto!) : “O ragazze muovete quel vostro passo d’oca che il Santissimo è già a casa del diavolo!”. La processione eucaristica veniva ripetuta, seppur in forma meno solenne, anche nella domenica dell’Ottava e il giovedì successivo, chiamato popolarmente “Corpusdominin”. Memorabile fu il Corpus Domini nel giugno 1963 a Desio, quando un nubifragio investì la processione mentre stava attraversando i viali del vecchio ospedale. Ne seguì un fuggi-fuggi generale dei fedeli e in basilica arrivarono solo preti e chierichetti, che cercarono precaria protezione sotto il baldacchino grondante acqua. Nell’occasione diversi paramenti sacri e stendardi subirono vari danni.
Con la riforma liturgica avviata nel 1965 venne meno un po’ dappertutto il ripetersi delle processioni nei giorni dell’Ottava e rimase solo quella solenne della festa. Dal 1977, a seguito di una revisione di alcune feste infrasettimanali religiose e civili, in Italia il Corpus Domini, così come l’Ascensione, venne spostato alla domenica successiva.
Dal 2008, in coincidenza con l’introduzione del nuovo Lezionario Ambrosiano, nella nostra Diocesi la Festa è stata riportata al giovedì (è stata però concessa facoltà alle singole Comunità di poterla celebrare la domenica seguente).
Indubbiamente il fatto di portarla a un giovedì feriale sminuisce per una buona parte di fedeli il senso di percezione di questa grande Festa del Signore.
Beppe Monga
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