È forte la volontà di continuare a studiare la storia che ha coinvolto il papa desiano nei diciassette anni di pontificato.
1922 come oggi: festeggiamo i cento anni dall’elezione papale di Achille Ratti, il papa desiano. È salito al soglio pontificio come Papa Pio XI il 6 febbraio e nel corso degli anni ha avuto parecchi legami con la nostra Città, che gli diede i natali.
Ripercorriamo in questa pagina alcuni dei più significativi momenti della sua esistenza.
L’infanzia, l’educazione e i primi anni da sacerdote.
Il 31 maggio 1857 nacque in Desio, Ambrogio Damiano Achille Ratti (il nome completo), quartogenito di Francesco Antonio e Angiola Teresa Galli. Venne battezzato il 1° giugno dal parroco don Giuseppe Lattuada, nella prepositurale dei SS. Siro e Materno. Achille, nell’infanzia venne educato dal de- siano don Giuseppe Volonteri, cappellano scolastico. Dal 1863 al 1866 frequentò le elementari a Seregno con la maestra Maria Cantù, detta Marzellina, nell’attuale casa di corso del Popolo in cui è presente il bar Zoeu.
Suo compagno di classe è il seregnese Achille Locatelli, che Ratti da Papa eleverà alla porpora cardinalizia nel suo primo concistoro nel dicembre
Il 15 giugno 1878, nella cappella del seminario di Milano ricevette il suddiaconato da monsignor Paolo Angelo Ballerini, Patriarca Latino di Alessandria d’Egitto. Il 7 giugno 1879, nel Duomo di Milano venne Achille Ratti, in giovane età, anno 1880 ordinato diacono dall’arcivescovo di Milano, mons. Luigi Nazari di Calabiana. Fu poi ordinato sacerdote il 20 dicembre 1879 a Roma. Appassionato studioso, aveva una forte propensione tanto per gli studi umanistici quanto scientifici (e non solo: Ratti fu pure un abile alpinista). Ricoprì numerosi incarichi. Insegnò presso il seminario di Milano e nel 1888 entrò a far parte del collegio dei dottori della Biblioteca Ambrosiana, per diventarne successivamente Prefetto. Chiamato da Pio X a Roma, è dapprima, nel 1912, Viceprefetto, e successivamente, nel 1914, Prefetto della Biblioteca Vaticana.
L’esperienza in Polonia e Lituania.
Un altro importante accadimento è quello del 1918 quando papa Benedetto XV lo nominò visitatore apostolico per la Polonia e la Lituania e successivamente nunzio apostolico, con l’ordinazione episcopale avvenuta a Varsavia il 28 ottobre 1919. La sua missione lo portò ad affrontare la difficile
situazione verificatasi con l’invasione sovietica nell’agosto del 1920 per i problemi creati dalla formulazione dei nuovi confini dopo la I Guerra Mondiale. Il compito specifico di Ratti era quello di richiamare alla concordia il clero tedesco e quello polacco e, tramite costoro, la popolazione tutta.
Arcivescovo di Milano, la nomina a cardinale e poco dopo il papato.
Sempre Papa Benedetto XV, il 5 aprile 1921, lo nominò arcivescovo di Milano
e il 13 giugno lo elevò alla dignità cardinalizia. L’8 settembre 1921 (centenario che abbiamo festeggiato in Basilica con una Messa con monsignor Mario Delpini a settembre 2021) partì in mattinata dalla natia Desio, sostò a San Eustorgio in Milano, e di là arrivò al solenne ingresso in Duomo nella Diocesi metropolitana. In questi pochi mesi visiterà la maggior parte della Diocesi Ambrosiana come dimostra il “Diario” del suo Segretario Particolare monsignor Carlo Confalonieri. Pochi mesi perché, nel 1922, proprio il 6 febbraio, Achille Ratti verrà eletto dai cardinali al soglio di Pietro assumendo il nome di Pio XI.
La memoria del papato e i Patti Lateranensi.
“Le mie pubblicazioni hanno di fatto “sdoganato” questo Papa con l’approfondimento degli eventi più salienti dei diciassette anni del suo Pontificato. È avvenuto alla luce dei documenti dell’Archivio Segreto Vaticano pubblicati per volontà di Papa Francesco” ha spiegato Franco Cajani, Segretario Generale del CISD Pio XI (Centro Internazionale di Studi
e Documentazione Pio XI). Cajani ha illustrato i continui studi storici sull’attività di Achille Ratti soprattutto prima del 6 febbraio 1922, vale a
dire prima della elezione al papato, di cui si sapeva poco. È stato il curatore
di 20 volumi sulla vita del papa. “Il Pontificato di Pio XI – ha spiegato – è stato poco studiato per via dei Patti Lateranensi sottoscritti il 10 febbraio 1929 tra il Regno d’Italia nella persona di Benito Mussolini e la Santa Sede nella persona di Pietro Gasparri. Si metteva così la parola fine con questa “Conciliazione” alla “Questione Romana””.
Una figura storica, che ha continuo bisogno di essere studiata per comprenderne la complessità.
La Radio Vaticana.
È tuttavia universalmente riconosciuto che, con le caratteristiche tipiche del tempo, Pio XI seppe spaziare con il suo magistero su tutti i campi della vita ecclesiale, dalla promozione delle missioni alla difesa della famiglia, dall’impegno dei laici tramite l’Azione Cattolica allo sviluppo delle moderne comunicazioni con la fondazione della Radio Vaticana.
La memoria di Pio XI ai giorni nostri.
In occasione del centenario dell’elezione di Pio XI, il 5 febbraio, si è tenuta
la S.Messa con il vescovo, monsignor Franco Agnesi. Era programmata, sempre il 5 febbraio, l’intitolazione dell’Ospedale di Circolo, che è stata posticipata al 28 maggio, causa pandemia, alla quale è stato invitato il cardinal Pietro Parolini, Segretario di Stato Vaticano. Sempre il 28 maggio, nelle stanze della sua casa natale, sarà programmata la XII edizione del Convegno “Pio XI e il suo tempo”, organizzato dal CISD Pio XI, all’interno del quale venti relatori affronteranno temi specifici relativi a vari aspetti della vita di Achille Ratti.
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