Nella nostra città l’associazione UNITALSI è nata nel 1942. Dalla sua fondazione sono trascorsi 80 anni, che verranno celebrati domenica 11 settembre, durante la S. Messa delle ore 11.30 in basilica.
Ho incontrato il responsabile cittadino, che coordina le iniziative locali.
Quando è sorta questa associazione?
“Storicamente l’UNITALSI è nata a Roma all’inizio del Novecento. A Desio venne fondata nel 1942, per intervenire ad aiutare in ospedale quando imperversava la Seconda guerra mondiale.”
Cosa significa per lei partecipare ai pellegrinaggi?
“Ho bisogno di quello stimolo necessario spirituale, perché mi ricarica. La mia professione era molto stressante, senza orari. Il pellegrinaggio mi serve per ritrovare quella spinta necessaria ad affrontare le difficoltà quotidiane. Aiutare i malati ripaga sempre tanto.”
Cosa ricorda in particolare?
“Una volta, a bordo di un treno “bianco”, ad una malata disabile, mentre mangiava, era andato di traverso qualcosa, tanto da andare in arresto cardiaco. Ricordo che, insieme ad un volontario infermiere della Croce Rossa, abbiamo fatto le manovre rianimatorie. Dopo un quarto d’ora di tentativi di rianimazione stavo quasi desistendo, ma l’infermiere ha insistito e alla fine l’abbiamo
rianimata”.
Momenti che fanno venire la pelle d’oca …
“Certo, ma la cura e il rispetto dei malati dona tanta gratificazione a chi li assiste.”
Nel 2020 e 2021 non siete riusciti a fare i pellegrinaggi a causa della pandemia …
“Esatto. Ci siamo fermati ed è stata dura! Quest’anno andrò a settembre al pellegrinaggio a Lourdes in aereo. Non vedo l’ora.”
Certo è che, dopo aver visto la nascita dell’UNITALSI, è più difficile constatare come oggi si faccia fatica a trovare nuove aderenti.
“C’è la necessità di nuove forze, di grandi idee, di giovani intraprendenti, per essere in grado di offrire più attività a servizio dei più bisognosi. Certo è che, ogni volta che si arriva a Lourdes, vedere tutt’oggi tanti gruppi di giovani generosi, scalda il cuore e ci dà speranza.”
Come assistente spirituale c’è don Sandro Mottadelli. Che significato ha per lei questo incarico?
“Cerco di favorire la formazione dei volontari dell’UNITALSI, che desiderano accogliere ed aiutare gli ammalati. Al di là del momento aggregativo, l’aspetto religioso è centrale nel pellegrinaggio, perchè ci permette di vedere dove la Madonna appare. Poi durante l’anno ci sono altri incontri a Desio, per coltivare i rapporti tra ammalati e volontari che si sono instaurati durante il pellegrinaggio.
L’UNITALSI è un’associazione che fa un servizio a chi ha bisogno di percepire la vicinanza della Chiesa durante la sofferenza e per approfondire la propria spiritualità.”
Nel 1992, in occasione del 50° anniversario di fondazione dell’UNITALSI di Desio, l’allora prevosto Mons. Piero Galli ricordava che: “La storia della società scorre veloce e dei grandi fatti che hanno segnato la vita di grandi persone non rimane che un ricordo (…), ma le vere opere sono quelle che non si cancellano mai, sono quelle che sono scritte nella vita della gente (…).
Il Signore Gesù dice che, qualunque cosa noi facciamo ad uno dei fratelli in necessità, lo ritiene fatto a Sé! (…) Dico grazie a tutti coloro che operano in questa associazione e invito a non lasciar spegnere questo fuoco di bontà.”
Un invito, che ancora oggi, a 80 anni dalla fondazione, chiede di essere accolto e vissuto.
Eleonora Murero