È con un grande sorriso e la gioia nel cuore che la mattina del 17 settembre Chiara Galbiati, 36 anni di San Giorgio (Desio), è entrata nel protomonastero delle Clarisse di Santa Chiara ad Assisi sotto lo sguardo del Crocefisso di San Damiano, che parlò a San Francesco.
Padre Alfio, che ha seguito il cammino con e di Chiara, durante l’Omelia ha detto: “Chiara, come è arrivata qui? Non è arrivata qui magicamente, delusa dalla vita perché si aspettava altro ed allora si rifugia in monastero. Io penso che voi sappiate che nessuna delle suore di clausura sono qui perché si sono rifugiate da qualche parte. Ma sono qui perché nella vita, come Chiara, ad un certo punto hanno cominciato a percepire che le cose che accadevano diventavano un bussare alla porta del loro cuore da parte del Signore. Rifugiarsi sarebbe molto più facile invece non si sono chiuse all’incontro. In sintesi Chiara fa questo passo, fisicamente, perché ha percepito che c’è la possibilità che la sua vita si realizzi. Non perché sarà tutto rose e fiori, ma perché è un passo necessario per Chiara per incontrare Cristo”.
Le è stato poi consegnato il Tau, segno di salvezza (e simbolo dei francescani), poi lei ha varcato la soglia con la grata e si è messa al fianco ad un’altra quaratina di suore sedute su un auditorio ligneo, che hanno accettato la sua domanda di ingresso come postulante.
Una scelta che è un atto d’amore per tutti quelli che la conoscono e che le vogliono bene.
Presenti anche Valeriana e don Giuseppe Maggioni quel giorno insieme ad amici, familiari e membri della comunità desiana (nelle foto sopra).
Eleonora Murero
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