Il pensiero della settimana

IVa Domenica di Avvento

Le Letture di questa domenica sembrano fuori stagione: siamo nell’Avvento in preparazione al S. Natale e ci parlano dell’ingresso di Gesù in Gerusalemme, la domenica delle Palme. Se riflettiamo bene, ci accorgiamo che sono pagine che ci aiutano nel cammino di preparazione verso il Natale.

Si parla di una venuta di un re che viene in Gerusalemme accolto festosamente dalla folla, dai semplici (non dai notabili, dai capi religiosi e politici), cavalcando un’asina, non un cavallo da guerra!

È quanto avverrà a Natale: viene il “re dei cieli”, cantato e lodato dagli Angeli, nelle vesti umili di un bambino, accolto festosamente dai poveri come i pastori. Dobbiamo essere disponibili a come Dio vuole
rivelarsi e non crearci un Dio a nostra immagine.

È, inoltre, una venuta preannunciata: Matteo fa notare che in Gesù si adempiono le Scritture, quanto Dio aveva preannunciato. Il Natale ci ricorda che il Signore è sempre fedele e non viene mai meno alla sua parola. Il Vangelo ci dice che Gesù “bambino” è lo stesso Gesù crocifisso e risorto: è sempre il Figlio di Dio, che rivela l’amore incarnandosi, morendo e risorgendo per noi.

Il Vangelo non è un libro, di cui possiamo scegliere le pagine che più ci interessano, ma è una Persona, con una proposta chiara di vita, certamente una bella notizia, ma che comporta la Croce, premessa di risurrezione.

Lasciamo entrare Gesù nel nostro cuore come è entrato in Gerusalemme; la sua Parola penetri nella nostra vita e il suo Perdono tolga la radice del male che è il peccato.

don Alberto