Il pensiero della settimana

Domenica Battesimo del Signore

L’Epifania, rivelazione di Gesù, continua nel suo Battesimo. Egli rivela chi è (“Il Figlio prediletto”) e che cosa è venuto a fare nel mondo (in fila con i peccatori). Gesù non ha bisogno di questo gesto di penitenza perché è l’Agnello di Dio, senza peccato. Il fatto di mettersi in fila con i peccatori vuole indicare la sua scelta di campo: è venuto per loro, per chi è peccatore e desidera essere salvato. Si deve notare la differenza del Battesimo di Giovanni da quello di Gesù. Il primo è un gesto penitenziale in cui la persona si riconosce peccatrice e domanda perdono, mentre quello di Gesù dà il dono dello Spirito che ricrea (lo Spirito sulle acque primordiali) e che porta pace (l’immagine della colomba del diluvio) e rinnova. A noi accoglierlo, viverlo riconoscendoci peccatori, bisognosi del perdono. Dobbiamo, poi, lasciarci trasformare da questo Spirito che ci dà degli occhi nuovi (la fede), una forza nuova (la speranza) e un cuore nuovo (la carità).

È un dono da riscoprire sempre più profondamente, non dando nulla per scontato. Ripensiamo al nostro
Battesimo e poniamoci qualche domanda: sappiamo la data del nostro Battesimo?

Abbiamo ringraziato, qualche volta, i nostri genitori che lo hanno chiesto per noi? Siamo riconoscenti al Signore per il dono dello Spirito? La lettura della Bibbia è davvero per noi il metterci in ascolto del
Padre, che ci ha scritto questa bellissima Lettera? Ringraziamo di cuore il Signore per il dono dello Spirito Santo che ci ha fatto con il S. Battesimo e chiediamogli di viverlo in pienezza.

don Alberto