Spiritualità e carità

Il 22 maggio la Caritas cittadina propone l’ultimo incontro di un percorso di approfondimento, aperto a tutti presso il Centro di Via Conciliazione alle ore 21.

Parlare di spiritualità può far pensare a qualcosa di astratto, teorico, mentre, da buoni brianzoli, abbiamo sempre pensato che il fare e il concreto abbiano la priorità del nostro agire. Credo che invece si puo’ essere uomini e donne che hanno i piedi per terra nel vivere il quotidiano perché dobbiamo far crescere e lievitare quella scintilla – la fede in un Dio che si fa dono che ci fa diventare pienamente umani. Ecco allora queste tre serate in cui ci confronteremo su come la spiritualità si
puo’ coniugare con aspetti del nostro vivere.

Alessandra Tufigno di Caritas Ambrosiana ha affrontato, l’8 maggio, il tema del saper ascoltare l’altro a partire dall’esperienza dei Centri di Ascolto diffusi in tutta la Diocesi milanese. Ascoltare è infatti al tempo stesso una disciplina personale e un metodo o forse meglio un’arte: come tutte le discipline chiede allenamento e applicazione. Ascoltare non è facile, non tutti siamo capaci di ascoltare… Ci chiediamo allora come si può sviluppare la nostra capacità di ascolto.

Don Stefano Buttinoni – responsabile Caritas per la disabilità per zona V della diocesi di Milano- ha esposto, il 15 maggio, il tema della fragilità. Don Stefano ha
detto che: “L’uomo deve abbandonare il mito della forza, della guerra, della sete di prevalere sul prossimo. Dobbiamo riscoprire la virtu’ della fragilità e della debolezza che racchiudono il segreto della resilienza e ci salvano nella capacità di vivere resistendo alle intemperie del tempo.
Ma come la si impara la fragilità? Scoprendoci più veri e più vivi se ci sentiamo parte di un tutto, non accentrati tutti in noi stessi e sulle nostre paure, ma collaboratori
tutti interconnessi”
.

Infine, don Augusto Panzeri, responsabile Caritas di
zona, il 22 maggio, ci porterà a leggere la presenza dei
poveri nelle nostre realtà sociali con alcune doman-
de: chi sono i poveri? Quali e quante sono le povertà?
Quali gli aspetti psicologici e interiori che si mettono in
moto? Come le nostre comunità possono farsi prossi-
mo?
Vito Bellofatto