Dal messaggio di sua santità papa Francesco per la giornata mondiale di preghiera per la cura del creato
…In questo Tempo del Creato, ascoltiamo l’appello a stare a fianco delle vittime dell’ingiustizia ambientale e climatica, e a porre fine a questa insensata guerra al creato.
Vediamo gli effetti di questa guerra in tanti fiumi che si stanno prosciugando. Il consumismo rapace, alimentato da cuori egoisti, sta stravolgendo il ciclo dell’acqua del pianeta. L’uso sfrenato di combustibili fossili e l’abbattimento delle foreste stanno creando un innalzamento delle temperature e provocando gravi siccità. Inoltre, industrie predatorie stanno esaurendo e inquinando le nostre fonti di acqua
potabile con pratiche estreme come la fratturazione idraulica per l’estrazione di petrolio e gas e l’allevamento intensivo di animali.
Come possiamo contribuire al fiume potente della giustizia e della pace in questo Tempo del Creato? Cosa possiamo fare noi, soprattutto come Chiese cristiane, per risanare la nostra casa comune in modo che torni a pullulare di vita? Dobbiamo decidere di trasformare i nostri cuori, i nostri stili di vita e le politiche pubbliche che governano le nostre società. Per prima cosa dobbiamo trasformare i nostri cuori. È essenziale se si vuole iniziare qualsiasi altra trasformazione. È la “conversione ecologica” che San Giovanni Paolo II ci ha esortato a compiere: il rinnovamento del nostro rapporto con il creato, affinché non lo
consideriamo più come oggetto da sfruttare, ma al contrario lo custodiamo come dono sacro del Creatore.
In secondo luogo è necessario trasformare i nostri stili di vita. Partendo dalla grata ammirazione del Creatore e del creato, pentiamoci dei nostri “peccati ecologici” che danneggiano il mondo naturale e anche i nostri fratelli e le nostre sorelle.
Adottiamo stili di vita con meno sprechi e meno consumi inutili, soprattutto laddove i processi di
produzione sono tossici e insostenibili. Cerchiamo di essere il più possibile attenti alle nostre abitudini e scelte facendo un uso il più moderato possibile delle risorse, praticando una gioiosa sobrietà, riciclando i rifiuti e scegliendo prodotti e servizi ecologicamente responsabili.
In questo Tempo del Creato viviamo, lavoriamo e preghiamo perché la nostra casa comune abbondi nuovamente di vita.
Vito Bellofatto