I dopo la dedicazione del Duomo di Milano
Chiediamo al Signore di “aprire la nostra mente per comprendere le Scritture, come ha fatto con gli apostoli, “donandoci lo Spirito Santo che il Padre ha promesso“. Senza questo aiuto, la lettura e l’ascolto della Parola è sterile per la nostra vita.
È lo Spirito Santo che permette a Pietro“ di rendersi conto che Dio non fa preferenze di persone, ma accoglie chi lo teme, a qualunque nazione appartenga“.È lo Spirito Santo che dà la forza a Pietro e a Paolo di annunciare il Vangelo, che è “Cristo crocifisso e risorto”.
Pietro riassume tutta la vita di Gesù nel mistero centrale che è la Pasqua, di cui gli Apostoli sono testimoni. Paolo, a sua volta, ricorda che “Cristo mi ha mandato ad annunciare il Vangelo, Cristo crocifisso, potenza di Dio e sapienza di Dio“. Questo mandato riguarda non solo gli apostoli ed i discepoli, ma ciascuno di noi: tutti siamo chiamati ad annunciare l’amore del Padre che ci dona il Figlio, l’amore del Figlio che muore per noi, e che con la sua resurrezione ci fa creature nuove mediante il suo Spirito che ci dà la forza di vivere la carica rivoluzionaria del Vangelo.
Proviamo a chiederci se condividiamo queste verità, se la nostra vita è di persone che credono nell’amore del Padre e vivono la fraternità in Cristo.
Oggi, giornata missionaria, vogliamo pregare in particolare per i nostri fratelli di fede, che sono in prima linea nell’annuncio del Vangelo.
La loro presenza sia un richiamo per noi ad essere missionari nel nostro ambiente: aperti a tutti come Pietro, con la gioia e la passione di Paolo.
don Alberto