Il pensiero della settimana – III° settimana di Avvento

Il Vangelo di oggi ci invita a “scrutare le Scritture”: ci parla di Giovanni Battista, che è presentato da Gesù
stesso come il suo testimone. Sappiamo, che Giovanni dopo il primo momento di entusiasmo della folla, sarà imprigionato da Erode e ucciso.

Ma Gesù, sempre nella pagina di Vangelo di questa domenica, ci ricorda che quella di Giovanni non è l’unica testimonianza. Ci sono le Scritture “che voi scrutate: sono proprio esse che danno testimonianza”.

Gesù realizza pienamente quanto era stato preannunciato nel Primo Testamento, il progetto di salvezza che il Padre ha pensato. Ma, continua Gesù, la testimonianza più importante del suo essere Figlio di Dio fatto uomo è quella del Padre. Ogni sua parola, ogni suo gesto è in piena comunione con il Padre che dà
forza, realizza quando Gesù dichiara.

Lo scopo della venuta di Gesù è quello di rivelare l’amore fedele, gratuito e onnipotente del Padre.

Purtroppo, come per Giovanni, anche per Gesù c’è la possibilità da parte dell’uomo di non credergli, di rifiutare le prove, le opere che egli compie. Dovremmo verificare in che atteggiamento ci poniamo di fronte a Gesù. Crediamo veramente che è il Figlio di Dio mandato dal Padre? Ne conosciamo il pensiero e la vita con una lettura attenta e meditata del Vangelo?

Chiediamo al Signore che viene di conoscerlo, di amarlo sempre più profondamente così che anche la nostra vita sia testimonianza della sua Persona, del suo Vangelo con chiunque ci fa incontrare.

don Alberto